In Box

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Sicurezza, vivere civile e randagismo. La pazzesca carenza di controlli e sanzioni. Amministrazione deludente

Con la presente, inviata per conoscenza anche ad alcune testate di stampa e che successivamente sarà inviata a organi d’informazione di portata nazionale, si intende rappresentare (ancora una volta) la crescente pericolosità, nella nostra città, del comportamento di numerosi, fin troppi, conduttori di veicoli tanto a quattro quanto a due ruote, questi ultimi anche all’interno di zone pedonalizzate.
– Le strisce pedonali. Sono oramai il modo migliore per suicidarsi. Spesso ignorate del tutto, sovente sottovalutate, solo raramente rispettate. Il sottoscritto magari è condizionato dalla sopravvenuta disabilità, certo, ma in realtà scrive pensando a tutti, in via generale, e ha cercato di segnalare la questione altre volte, anche lo scorso anno Inutilmente.
– Disabili, invalidi. La disabilità è considerata, da noi come pure in tanti altri luoghi, quasi quanto un tre di denari al poker. L’indifferenza è palese, sia a livello istituzionale che civico. Si pensi ai parcheggi selvaggi in divieto e senza lasciare spazio utile al passaggio di chi ha gravissime decurtazioni alla deambulazione. Delle sedie a rotelle nemmeno è il caso di parlare. Finirò a mia volta su una di quelle sedie, è solo questione di tempo. Sarò condannato alla prigionia? Pazienza.
– Povertà, senzatetto. Il tasto è dolente. Le associazioni di volontariato, la Caritas e oltre non possono bastare. I destini di queste persone, perché persone sono, si intrecciano con la sacrosanta salvaguardia del decoro urbano e della tranquillità e sicurezza dei cittadini, delle mamme in giro con i figlioli, di chi legittimamente desidera “abitare” il centro, il passeggio, le piazze.
– Animali, randagismo. Strutture , servizi, organizzazione, quindi LAVORO, in questo ambito sono urgenti. Anche solo più fontane e fontanelle aiuterebbero sia gli esseri umani che i cani e i gatti, così come uccellini, a trovare ristoro e di conseguenza essere meno sporchi, meno malati, meno pericolosi.
Questi rilievi non sono frutto semplicemente delle mie considerazioni personali ma anche di doglianze di numerosi concittadini.
Certo, l’estate è ormai “andata” e di sicuro nulla di tutto ciò sarà oggetto delle attenzioni dell’amministrazione comunale e pazienza anche per questo
– Gestione pubblica. Dispiace doverlo dire ma la fiducia riposta da me, ma non solo da me, nella eletta amministrazione di centrodestra è stata sostanzialmente mal riposta. A parte il versante degli eventi per intrattenimento, musica e comunque in ambito turistico, il resto è mancante o quanto meno non visibile.
Il tutto in linea con la coalizione a livello nazionale, caratterizzata da insensibilità, egoismi, propensione alle manovre interne e alla gestione degli incarichi piuttosto che al troppo spesso citato a sproposito BENE COMUNE.
Per me, che oramai “vedo” i sessanta all’orizzonte, in fondo c’è poco da fare comunque, ma tutti o quasi abbiamo figli e magari nipoti, in ogni caso discendenti. Non vorrei essere al loro posto ma chissà, forse le cose cambieranno e ci sarà una città nella quale passeggiare non vorrà dire rischiare la vita, magari con più verde e strutture di tutela del decoro, dei poveri senzatetto e della fauna cittadina. Magari sarà più facile anche per un disabile, ma proprio come ultima cosa. La meno importante. E pazienza.

Stefano Fioretti

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