Nelle campagne di guglionesi

Scoperta una serra per coltivare marijuana, 50enne arrestato. Dalle piantine 2500 dosi

Nuova operazione antidroga dei Carabinieri, questa volta nelle campagna di Guglionesi dove è stata scoperta una serra con oltre 50 piantine.

E’ stato arrestato l’uomo di 50 anni che aveva allestito una serra in cui coltivare piante di marijuana in un terreno di sua proprietà nelle campagne di Guglionesi. Le piantine avrebbero fruttato 2500 dosi, secondo i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Campobasso che hanno condotto una nuova operazione antidroga. Il blitz nel paese bassomolisano è scattato a distanza di pochi giorni dai due arresti per droga eseguiti a Campomarino.

Carabinieri

I militari del Nucleo Investigativo sono intervenuti dopo diversi servizi di osservazione. Nella piccola serra, dove è stata trovata anche la strumentazione per l’irrigazione e la cura delle piante, c’erano oltre 50 piante di “cannabis indica” di diversa tipologia e di altezza variabile, fino ad un massimo di due metri, che sono state sequestrate. Durante la perquisizione i militari, all’interno del fabbricato, hanno inoltre ritrovato sottoposto a sequestro ulteriori 150 grammi di marijuana già essiccata e 40 grammi di hashish, unitamente a un bilancino di precisione e a diverso materiale per il confezionamento delle dosi.

L’uomo è accusato del reato di produzione, coltivazione e detenzione di stupefacenti al fine di spaccio. E’ agli arresti domiciliari come disposto dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino.

Mentre sono in corso le analisi tossicologiche nel laboratorio Lass di Foggia, al fine di verificare il principio attivo e l’esatto numero di dosi che si sarebbero potute ottenere. Tuttavia, spiegano dall’Arma, “da primo esame estemporaneo il quantitativo sembrerebbe poter fruttare non meno di 2500 dosi”. L’arresto è già stato convalidato dal giudice del Tribunale di Larino. “Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e in tale ambito l’indagato potrà esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito”.

commenta