Occasione persa

Sanità, zero fondi per contratti aggiuntivi a giovani medici. Slitta stabilizzazione personale Covid

La Regione Molise non ha stanziato borse aggiuntive per le specializzazioni mediche. Il presidente della Commissione Giovani OMCeO di Campobasso, il dottor Federico Di Renzo, scrive al governatore-commissario Donato Toma e al direttore generale per la Salute Lolita Gallo. Intanto la Fials chiede la stabilizzazione del personale che ha lavorato durante la pandemia

Ci sono due Regioni in Italia che non hanno stanziato fondi per i contratti aggiuntivi per le specializzazioni mediche: una di queste è il Molise. Non c’è nel decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca (il numero 1229 del 27 luglio scorso, “Requisiti specifici richiesti per la fruizione di taluni dei contratti aggiuntivi di formazione medica specialistica finanziati da enti pubblici e privati per l’A.A. 2021/2022”. I giovani medici molisani perdono quindi un’occasione e non nascondono la loro amarezza nella lettera inviata al presidente-commissario alla Sanità Donato Toma e al direttore generale per la Salute Lolita Gallo.

“Ormai dal 2019 la Regione Molise finanziava stabilmente almeno un contratto aggiuntivo per i soli molisani con obbligo a rimanere negli anni successivi in regione per combattere il fenomeno dei concorsi vuoti e per creare gli specialisti nei settori di maggiore carenza”, commenta il presidente della Commissione Giovani OMCeO (Ordine dei Medici) di Campobasso, il dottor Federico Di Renzo. “Con questo mancato finanziamento si blocca un percorso virtuoso che poteva dar modo ai giovani medici molisani di crescere professionalmente nella loro terra ed ai cittadini di avere gli specialisti del futuro per un modello sanitario sostenibile per la nostra regione”.

Oltre a confermare “la totale assenza di dialogo con le istituzioni regionali ed in particolare con il presidente”, osserva Di Renzo, “tutto questo genera sconforto per una mancata programmazione regionale che si ripercuoterà non solo sulla sanità ma sul tessuto economico e sociale del nostro territorio. Esprimiamo quindi la nostra più profonda mestizia per l’inadeguata programmazione sanitaria e formativa dell’istituzione regionale”.

Fra l’altro la Commissione Giovani dell’Ordine dei Medici aveva più volte chiesto al governatore “interlocuzioni su argomenti fondamentali per i giovani professionisti sanitari del settore medico quali: specializzazioni, formazione e le attività lavorative, comprese le Usca, senza alcuna risposta”.

Non solo i giovani medici. Anche per il personale precario che ha operato nell’emergenza Covid si continua a rinviare l’assunzione. Il sindacato Fials torna quindi a chiedere la stabilizzazione di coloro in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Madia. Il segretario regionale Carmine Vasile sollecita di nuovo il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano e il governatore-commissario Toma: “All’indomani dell’approvazione della legge regionale concernente la stabilizzazione del personale precario assunto a tempo determinato nel periodo pandemico, non è più rinviabile l’adozione di un provvedimento specifico per riconoscere il ruolo a tutti gli aventi diritto. La stabilizzazione consentirebbe di mettere in sicurezza il sistema sanitario regionale di fronte ad eventuali nuove emergenze pandemiche. Ma soprattutto consente di investire in modo efficiente ed efficace sulle risorse umane e professionali impegnate in piena pandemia”. Vasile precisa che la stabilizzazione “rientra nelle regole e nelle norme previste in termini di contingente di personale da assumere” e che “questo non impedisce all’Asrem di bandire procedure concorsuali per adeguare gli organici così come previsto nei relativi piani assunzionali”.

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