La polemica

Sanità, ‘travaso’ di personale in Regione. Uil annuncia diffida e ricorso contro Toma

Anche il sindacato accusa il governatore-commissario: "Si costituisce di fatto un’ulteriore sovrastruttura", le parole di tTecla Boccardo

Non solo il consigliere dissidente Michele Iorio. Anche la Uil accusa la Regione Molise dopo lo spostamento del personale della Direzione Salute alla struttura commissariale guidata da Donato Toma, presidente e commissario ad acta alla sanità. Il sindacato ha presentato una diffida all’amministrazione di Palazzo Vitale e annuncia il ricordo contro il provvedimento con cui lo scorso 1 agosto è stata prevista la riorganizzazione, come spiega Tecla Boccardo: “Con determinazione direttoriale, la Regione Molise ha disposto alcune misure organizzative che prevedono alcune assegnazioni di incarichi a funzionari e dirigenti regionali per supportare la gestione Commissariale della sanità pubblica, al fine di agevolare il piano di rientro dai disavanzi fin ora maturati”.

Boccardo contesta questa scelta: “Improvvisamente, il commissario – presidente Toma decide di cooptare personale dirigente (visto che ne ha tanto ormai!) dall’amministrazione regionale e spostarlo in una “novella struttura”, esterna alla Regione stessa, costituendo di fatto un’ulteriore sovrastruttura. Intanto in Molise i cittadini sono senza servizi sanitari e il debito continua a crescere, senza che all’orizzonte si intraveda una vera riorganizzazione strutturale del sistema sanitario regionale, che ci permetta di uscire dal piano di rientro e da un commissariamento, che dura da 14 anni, utile probabilmente solo a pochi ma che, in fin dei conti, ha solo distrutto la sanità molisana”.

La Uil ha deciso di diffidare la Regione Molise e vuole dare mandato agli uffici legali per presentare ricorso avverso a questa decisione che “da un lato depotenzia la struttura regionale che si occupa della salute pubblica, dall’altro crea – di fatto – una struttura commissariale ex novo, con personale retribuito dalla Regione Molise, nonostante le limitazioni già poste in passato dalla stessa regione Molise in merito all’utilizzo del suo personale, in strutture estranee a quelle regionali. Proprio per evitare episodi simili”.

“Siamo stanchi di assistere a iniziative autonome, senza confronto con le organizzazioni sindacali rispetto alla macro-organizzazione dell’Ente e l’assegnazione di nuovo personale e di incarichi, senza la definizione di criteri, da una struttura all’altra, come fossero normali servizi regionali”, conclude Boccardo. “Le conseguenze di queste azioni, non solo potrebbero rappresentare un eventuale incremento di spesa, ma prevedono spostamenti di personale e il conseguente sovraccarico di lavoro di quei pochi dipendenti che restano presso la Direzione Salute, molti dei quali precari da anni e in attesa di una stabilizzazione tuttora negata da una politica regionale miope. Scelte, come sempre, dettate da logiche incomprensibili di chi oggi si sente “solo al comando” a danno dei dipendenti e dei cittadini”.

 

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