Le misure contro i cinghiali

Piano contro la peste suina, Coldiretti: “Gabbie e selecontrollo per i cinghiali”

Soddisfazione per l'approvazione del testo, ma l'organizzazione rilancia: "Norme da rendere operative il più presto possibile". Proposto anche "il progetto di valorizzazione delle carni di cinghiale, realizzando a tal fine una vera e propria filiera 'molisana'"

Il piano volto a contrastare la peste suina approvato da pochi giorni dalla Regione è un passo importante, ma va reso operativo nel più breve tempo possibile. “E’ necessario evitare di sprecare altro tempo e dare risposte concrete alle nostre imprese che sono fortemente penalizzate dalla presenza incontrollata della fauna selvatica”, incalzano dalla Coldiretti Molise.

Inoltre, alcune misure vanno incentivate. Per ora, ad ogni modo, il bicchiere è mezzo pieno per l’organizzazione sindacale che da tempo lancia allarmi sulla diffusione della ‘peste dei cinghiali’, ossia una malattia che contagia anche i maiali e rischia di provocare danni negli allevamenti.

“La nostra Organizzazione – dichiara il Delegato Confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – da anni è stata impegnata a stimolare la Regione affinché mettesse in campo strumentazioni operative di contrasto al proliferare incontrollato dei cinghiali; ebbene tale Piano recepisce la gran parte delle richieste di Coldiretti. Pertanto collaboreremo con gli Enti e le Istituzioni del territorio per assicurare la pronta adozione delle misure previste dallo stesso, invitando tutti i soggetti interessati ad attivarsi per contribuire, in piena sicurezza e nel rispetto delle disposizioni di legge, all’attuazione del Piano di contenimento dei cinghiali per contrastare il rischio di propagazione della malattia nella nostra regione, mettendo in tal modo in sicurezza gli allevamenti suinicoli”.

“Finalmente – continua Spinelli – partiranno nuove, specifiche e straordinarie misure per il depopolamento dei cinghiali attraverso regole omogenee da applicare in tutta la regione per arrivare ad abbattere l’80% dei cinghiali, il cui numero attualmente si aggira intorno alle 35-40.000 unità”.

Per Aniello Ascolese, Direttore di Coldiretti Molise, “sarà determinante potenziare le attività di contenimento con azioni straordinarie mediante i più moderni strumenti tecnologici che consentono di agire in sicurezza e con grande efficacia, oltre a mettere in campo lo strumento del “selecontrollo”, fortemente voluto da Coldiretti, che ha trovato piena condivisione da parte dell’Assessore all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, attraverso cui tutti i proprietari, conduttori di fondi e coadiutori, abilitati attraverso i corsi già svolti, potranno intervenire tutto l’anno all’interno dei propri fondi a tutela delle coltivazioni agricole”.

Coldiretti chiede di implementare le misure previste proponendo “l’installazione di gabbie per la cattura degli animali e l’utilizzo delle tecniche di caccia in braccata e in girata, insieme ad un progetto di valorizzazione delle carni di cinghiale, realizzando a tal fine una vera e propria filiera “molisana”.

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