Politiche

Pd punta su big locali, primo Facciolla, “ma decide Roma”. Occhionero (Iv), “sono in corsa”

I vertici regionali dem hanno inviato l'elenco dei nomi a Roma per la scelta definitiva: tra quelli proposti anche l'ex primario della Chirurgia Cecere. Si era già mosso Luigi Valente, segretario di Azione, che dovrà probabilmente rivedere l'elenco dei nomi: "Alcuni erano disponibili a candidarsi solo se il partito correva da solo o in alleanza con Matteo Renzi". Sarà della 'partita' anche Giusy Occhionero, in corsa sul proporzionale con Italia Viva come nel 2018

Il risiko delle candidature alle Politiche inizia pian piano a comporsi: Vittorino Facciolla, segretario regionale del Pd e consigliere regionale, è il primo nella lista inviata a Roma dai dem. In campo ci sarà anche il segretario regionale di Azione, Luigi Valente. Ci riprova poi Giusy Occhionero: sarà candidata dal suo partito, Italia Viva, sempre sul proporzionale come nel 2018, quando è stata eletta per la prima volta alla Camera dei Deputati. “Sono a disposizione anche per una candidatura sull’uninominale”, spiega a Primonumero la parlamentare che venne eletta quattro anni e mezzo fa con Leu, poi nel corso della legislatura ha aderito al partito di Matteo Renzi.

Italia Viva ha deciso di correre da sola “per una questione di coerenza e coraggio”, sostiene Giusy Occhionero. “Noi saremo il vero terzo polo, moderato e riformista contro l’accozzaglia del Pd, contro gli estremismi del centrosinistra e del centrodestra. Italia Viva andrà da sola perchè ha avuto il coraggio di anteporre la coerenze delle idee ai seggi. Mi candido convintamente, sono sicura che supereremo lo sbarramento del 3%. Corriamo tutti il rischio di non essere rieletti, ma abbiamo preferito coerentemente proseguire con il nostro progetto. Sarà una competizione difficile e colgo l’occasione per lanciare un appello agli elettori: esprimete un voto di testa, non di pancia”.

In Molise, dove le Politiche saranno un’anteprima delle Regionali e la scelta dei candidati si intreccia al voto della prossima primavera, il segretario del Pd Vittorino Facciolla ieri ha riunito il coordinamento, la segreteria e la direzione regionale. L’elenco dei candidati molisani è stato inviato a Roma dalla direzione regionale del Partito democratico. Tocca ora ai vertici nazionali scegliere.

Questa la rosa: oltre al segretario e consigliere regionale Vittorino Facciolla, ci sono il dottor Giuseppe Cecere (ex primario della Chirurgia all’ospedale Cardarelli), il consigliere al Comune di Termoli e segretario federazione Pd Basso Molise Oscar Scurti, l’ex assessore e candidato alla presidenza della Regione Molise Carlo Veneziale e il consigliere venafrano Stefano Buono. Folta la delegazione campobassana: la consigliera ed ex vice sindaca Bibiana Chierchia, l’ex consigliera Giovanna Viola e Andrea Vertolo (segretario della Federazione Medio Molise).

Nell’elenco anche Caterina Cerroni, residente a Roma e per un breve periodo consigliera comunale ad Agnone. Il Pd l’ha candidata anche alle Europee nel 2019 (ma non riuscì ad essere eletta, venne battuta dall’eterno Aldo Patriciello), nel 2020 è diventata segretario nazionale dei Giovani democratici. E ancora: Francesco Sonesi, Ovidio Bontempo, Franco Rossi e Maria Teresa D’Achille, assessore al Comune di Isernia nella Giunta Castrataro. 

L’operazione è stata conclusa dai vertici dem regionali a distanza di poche ore dal ‘patto elettorale’ sottoscritto da Enrico Letta, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova, ossia l’intesa di Pd e Azione/+Europa. Nei collegi uninominali i candidati devono essere per il 70% Pd e il 30% Azione/+Europa. 

Niente nomi “divisivi per i rispettivi elettorati nei collegi uninominali – è scritto nell’intesa – per aumentare le possibilità di vittoria dell’alleanza. Conseguentemente, nei collegi uninominali non saranno candidati i leader delle forze politiche che costituiranno l’alleanza, gli ex parlamentari del M5S (usciti nell’ultima legislatura), gli ex parlamentari di Forza Italia (usciti nell’ultima legislatura)”.

Luigi Valente, segretario regionale di Azione in Molise, sarà in campo: ha dato la sua disponibilità alla candidatura. Fra l’altro si era mosso in anticipo: aveva già inviato la lista dei nomi a Roma perchè “eravamo pronti per correre da soli, con riserva piena di modificare e integrare le nostre proposte”. Il ‘patto siglato’ ieri ha scombussolato i piani: “Noi avevamo già alcune disponibilità sia all’interno del partito che da parte di persone esterne ad Azione. C’erano persone disponibili a candidarsi solo in caso di accordo col Pd, altre invece disponibili solo se avessimo corso da soli o con Italia Viva”. 

Poi chiosa: “L’importante è la qualità della candidatura, l’offerta di personalità serie e credibili agli elettori. Nei 14 punti del nostro programma c’è il ripristino del cursus honorum per i membri del governo: questo vuol dire candidare nei posti di governo persone con esperienze gestionali e amministrative rilevanti maturate nel settore pubblico o privato. Abbiamo visto che con l’inesperienza e con l’incompetenza non si risolvono i problemi dei cittadini”.

Il patto siglato tra Letta, Calenda e Della Vedova, che è stata una svolta nel processo di costruzione della coalizione di centrosinistra, per Valente è “un buon accordo. Ed è un accordo importante perchè così è stata evitata un’accozzaglia che i cittadini non avrebbe capito. Invece abbiamo fissato i punti in comune e condiviso un’impostazione seria su progetti comuni”.

Il tempo per scegliere i candidati giusti – e questo non vale solo per il centrosinistra – è sempre più stretto. Il Ministero dell’Interno ha diramato il cronoprogramma ufficiale da rispettare per i partiti in corsa alle elezioni del 25 settembre: i contrassegni devono essere depositati  dalle ore 8 del 12 agosto alle 16 del 14 agosto. La finestra per la presentazione delle liste e candidature si aprirà invece tra le 8 del 21 agosto e le 20 del 22 agosto presso le cancellerie delle Corti di Appello.

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