Il Movimento 5 Stelle ha pubblicato nelle scorse ore i risultati delle cosiddette Parlamentarie per la scelta dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre e ha fornito i nomi di coloro che saranno in lista ma soltanto nei collegi plurinominali e non sul maggioritario che verranno decisi direttamente dal capo politico.
Per quanto riguarda la Camera dei deputati in Molise gli elettori troveranno di fianco al simbolo del M5S i nomi di Anna Maria Belmonte, 59enne medico di Campobasso, e Nicolino Di Michele, 54 anni, guardia penitenziaria e due volte candidato sindaco sconfitto a Termoli. In realtà i risultati delle parlamentari sono all’opposto, nel senso che Di Michele ha ottenuto il maggior numero di preferenze, ben 200 rispetto alle 137 di Belmonte, ma i 5 Stelle hanno optato per l’equilibrio di genere dei candidati capitalista nei collegi plurinominali e quindi hanno effettuato l’inversione dell’ordine dei candidati che in sostanza va a penalizzare il consigliere comunale e capogruppo pentastellato a Termoli.
Sempre per quanto riguarda la Camera, sono stati forniti anche i nomi dei cosiddetti candidati supplenti che in Molise saranno Rosanna Evangelista e Pasquale Casmirro, rispettivamente 92 e 88 preferenze alle Parlamentarie.
Al Senato invece il Movimento 5 Stelle schiera in Molise la 61enne di Isernia Maria Del Mirto (163 preferenze on line), di professione addetta allo studio contabile del marito, mentre il candidato supplente sarà Ottavio Antonio Balducci (146). Si tratta quindi di capilista abbastanza sorprendenti per il Movimento 5 Stelle che in Molise dovrebbe avere ancora una forte presa sull’elettorato, sebbene a cifre molto lontane rispetto a quelle del 2018.
Da segnalare la presenza come capolista sul collegio Lazio 1 del professor Livio De Santoli, originario di Roccamandolfi ma residente a Roma, che in passato ha contribuito alla realizzazione del Piano energetico del Molise. Il suo nome faceva parte del cosiddetto ‘listino’ voluto da Giuseppe Conte. L’ex premier è capolista in cinque collegi di quattro regioni in diverse zone d’Italia dove l’elezione è praticamente sicura.
C’è attesa ora per conoscere i candidati sul maggioritario.
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