Cultura & tradizione

Il turismo punta anche sulle tradizioni etniche: in Molise il primo Carnevale europeo delle maschere zoomorfe

Si svolgerà dal 23 al 26 febbraio la manifestazione finanziata dalla Regione Molise e organizzata dall'associazione 'Artemide'. Partner del progetto “Il Cervo di Castelnuovo” e “L'antica maschera il Diavolo di Tufara”. "L'obiettivo è valorizzare le tradizioni etniche e promuovere il turismo nella nostra regione".

Nel suo patrimonio culturale il Molise annovera anche i riti carnascialeschi incentrati su figure antiche, leggendarie, che hanno come protagonisti personaggi che simboleggiano animali e hanno in parte le fattezze umane. Il Cervo di Castelnuovo e il Diavolo di Tufara sono probabilmente i più celebri. Queste figure legate al folklore e alla tradizione saranno celebrate nel ‘Carnevale europeo delle maschere zoomorfe’ che ha ricevuto il finanziamento da parte dell’Assessorato Cultura Turismo e marketing territoriale della Regione Molise.

Si svolgerà dal 23 al 26 febbraio, quando la nostra regione si trasformerà in una sorta di ‘capitale’ del carnevale, in grado di richiamare altri carnevali italiani caratterizzati da travestimenti della tipologia “uomo-animale”, assieme ad altre analoghe maschere di alcuni Paesi europei. Questo è l’obiettivo dell’associazione ‘Artemide’ che ha promosso la manifestazione (ottenendo il relativo cofinanziamento) in collaborazione con le associazioni culturali “Il Cervo di Castelnuovo” e “L’antica maschera il Diavolo di Tufara”.

“Sono già in corso, – ha dichiarato Alessandro Aceto, presidente di Artemide – contatti esplorativi con i referenti di noti carnasciali faunistici italiani e stranieri: Spagna, Francia, Grecia, Portogallo, Slovenia, Croazia, Austria e Svizzera”.

Per divulgare meglio l’iniziativa l’associazione aprirà un profilo social e realizzerà un sito web che “utilizzerà per divulgare le proprie iniziative e mantenere rapporti con le consimili organizzazioni a livello nazionale e internazionale, nonché con tutti coloro che desiderano seguire le nostre attività”, ha spiegato Aceto.

Richiamare turisti italiani ed europei e consentire loro di conoscere questo segmento importante della cultura molisana è l’ambizioso scopo della manifestazione, come ha sottolineato Fernando Ferri, socio fondatore e membro del direttivo di Artemide: “Vedrà la partecipazione di un rilevante numero di turisti italiani ed esteri, e rappresenta la possibilità di far accrescere l’interesse verso i beni culturali molisani, favorendo processi di sviluppo delle aree di riferimento, divulgando la bellezza e le peculiarità ambientali e paesaggistiche dei luoghi, facendo inoltre conoscere le sue eccellenze enogastronomiche. Tutto ciò consentirà un virtuoso processo di crescita economica del territorio. Quindi, il nostro progetto – ha aggiunto Ferri –, oltre a voler valorizzare le tradizioni etniche del carnevale, intende promuovere in senso lato il Molise, in ragione del coinvolgimento di numerosi spettatori, gran parte dei quali soggiornerà e visiterà siti di rilievo artistico, archeologico e naturalistico. Obiettivo della nostra associazione di promozione sociale – ha concluso – è di giungere, con gli anni, ad una settimana di eventi nell’ambito tematico della rassegna, anche nell’ottica di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici”.

Saranno gli antichi borghi ad ospitare l’evento e in particolare piazze, vicoli e scorci suggestivi dei centri storici.

Le quattro giornate della rassegna saranno documentate in video interattivi che verranno successivamente divulgati per favorire una maggiore partecipazione alle edizioni successive.

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