Il notebook della settimana

Il nuovo volto del feudalesimo molisano e l’inutile sede a Bruxelles

Il nuovo volto del feudalesimo molisano – L’ultima intervista rilasciata a PrimoPiano da Aldo Patriciello è il solito bla bla di egolatria politica. Il titolo recita: “Patriciello spiazza tutti”, ma in effetti l’europarlamentare venafrano spiazza solo se stesso e i suoi parenti nel senso che né lui né loro si candideranno alle prossime regionali. Lui perché manovra meglio facendo finta di stare a Bruxelles, Loro perché ormai i parentadi al potere fanno troppo medioevo. Note: 1) Patriciello non nomina mai il suo compagno di partito Toma; 2) A proposito della inutile sede del Molise a Bruxelles dice che è “un inno allo spreco” e che “la Regione non ci fa una bella figura”. (Della serie “Non c’ero, se c’ero dormivo”).

Maledetto politichese – Ecco il Comunicato emanato le ultime ore del Governo Draghi: “I quattro governatori di Forza Italia – Occhiuto (Calabria), Bardi (Basilicata), Cirio (Piemonte) e Toma (Molise) – pur rilanciando il sostegno al capo del governo, non sarebbero intenzionati a firmare l’appello a favore della sua permanenza”. Cioè: sosteniamo Draghi votando contro la sua permanenza. Poi dice che a defenestrare Draghi siano stati solo i grillini.

Virgolette – “Il conflitto russo-ucraino è pura follia. Sono convinto che se ci fossero più capi di governo donne non vedremmo queste follie”. (Giuliano Amato, presidente della Corte costituzionale.)

Fake news – Il tribunale distrettuale di Mosca ha condannato il consigliere municipale Alexej Gorinov per aver propagato “false informazioni definendo guerra una operazione militare speciale”. Sconterà sette anni di carcere duro. Per i colpevoli di stupro la pena massima prevista è di sei anni.

Fuck News – “Continuiamo a dirlo anche se a qualcuno dà fastidio: Fuck Putin, fuck la guerra, fanculo i dittatori. E a chi non è d’accordo: Fuck”. (Damiano e i Maneskin)

Nascere il 25 aprile – Silvia Roggiani, 38 anni, segretaria del Pd di Milano, è la più famosa procacciatrice di voti (porta a porta, volantinaggio nei mercati, gazebo, telefonate). Dice: «Sono nata il 25 aprile, il mio destino era segnato». Anche Aida Romagnuolo è nata il 25 aprile, ma per lei è solo un compleanno.

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