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Il Consiglio di Stato riammette i Lupi. L’esperto di diritto sportivo: “Si riapre la partita”

La sospensiva concessa a sorpresa dall’organo di giustizia amministrativa “è un fatto nuovo nel diritto sportivo, ci sono spiragli concreti per disputare la serie C”. L’avvocato Michele Cozzone spiega che “il Consiglio di Stato ha valutato la contingenza economica oltre che quella della società stessa che andrebbe incontro a un fallimento”.

Un fatto nuovo, che potrebbe rivoluzionare il diritto sportivo. Quanto sta accadendo nelle ultime ore al Campobasso è qualcosa che non si era visto finora nel mondo del calcio. E non ci riferiamo certamente ai ricorsi e ai controricorsi quanto alle ragioni addotte dal Consiglio di Stato per sospendere le decisioni fin qui prese da tre organi della Giustizia sportiva (Covisoc, Consiglio Federale e Collegio di Garanzia del Coni) e uno di quella amministrativa, ovvero il Tar del Lazio.

I Lupi al momento sono stati riammessi in serie C, in attesa del merito. “Effettivamente devo ammettere che è stato un fulmine a ciel sereno – spiega l’avvocato Michele Cozzone, esperto di diritto sportivo e in passato spesso legato alle vicende rossoblù –. Nessuno se l’aspettava, buon per il Campobasso”.

Ma cosa dice la decisione del Consiglio di Stato che ha concesso la sospensiva cautelare? “Seppure attraverso un decreto monocratico cautelare, ha affrontato anche la questione del fumus boni iuris, riconoscendo ragioni a favore della posizione del Campobasso. Ad avviso del provvedimento, la società non si sarebbe resa responsabile di azioni talmente gravi da giustificare l’esclusione”.

Ed entrando già nel merito, “parla di contingenza economica sia generale sia per quanto riguardo il sistema calcio. Ovvio che da questo punto di vista hanno introdotto un principio unico che mai era stato preso in considerazione per società sportive escluse. Nonostante venga riconosciuto il principio della par condicio rispetto a tutte le altre società, in questo caso è come se si possa fare un’eccezione, passando sopra a qualche irregolarità non grave e salvando la società, tutt’altro che insolvibile, che altrimenti fallirebbe”.

Ecco perché, “ma restando nel campo delle ipotesi, con franchezza dico che essendo entrati nel fumus, credo che possano esserci buone possibilità di vedersi confermare la decisione nella discussione collegiale, ci sono spiragli concreti. Ripeto, si tratta di qualcosa di nuovo in ambito giuridico sportivo che avrà i suoi strascichi”.

Insomma, la partita è completamente riaperta. La Federazione ha sospeso la pubblicazione dei calendari dei tre gironi di serie C e sta cercando di ottenere una riduzione sui tempi dell’udienza di merito, fissata al 25 agosto. Ipotesi difficile. E dunque si va verso uno slittamento dell’inizio della stagione in cui a questo punto un girone formato da 21 squadre è il quadro più verosimile, visto che Fermana e Torres hanno acquisito il diritto di essere ripescate. Insomma, la Federazione non può che aspettare e attenersi alle decisioni del Consiglio di Stato.

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