Politiche 2022

Forza Italia accende la sfida: “Nostri candidati esterni faranno meglio degli sconosciuti M5S”

Si scalda la campagna elettorale con l'arrivo a Campobasso di Lorenzo Cesa, Claudio Lotito e del presidente azzurro Antonio Tajani: "I nostri candidati esterni sono un valore aggiunto per la coalizione e per questa regione, altro che paracadutati". Investitura ufficiale anche dall'europarlamentare Aldo Patriciello: "Non ci ricordiamo nemmeno più i nomi dei nostri parlamentari uscenti, non hanno fatto niente per il Molise". Al Centrum Palace assente il governatore Donato Toma

Ora si inizia a fare sul serio. Forza Italia ‘spara’ i primi fuochi d’artificio contro gli avversari che stanno facendo della candidatura di due esponenti non molisani – il segretario Udc Lorenzo Cesa alla Camera e l’imprenditore Claudio Lotito al Senato – un cavallo di battaglia. Ci sono entrambi nella prima uscita pubblica del partito di Berlusconi a Campobasso. Promettono di girare in lungo e in largo il Molise in questi circa venti giorni che ci separano dal voto e di farsi portavoce, in caso di elezione, dei principali problemi della regione: spopolamento, aree interne, viabilità, ripresa dell’economia e in particolare sviluppo del turismo.

D'Egidio Candidati Forza Italia Patriciello Cesa Tartaglione Lotito Cavaliere

Al Centrum Palace arriva anche il presidente di Forza Italia Antonio Tajani per ‘benedire’ i candidati sul proporzionale: la parlamentare uscente nonchè coordinatrice azzurra Annaelsa Tartaglione e il consigliere regionale Armandino D’Egidio (entrambi in corsa per Montecitorio) e l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Cavaliere (Senato).

Nel giorno in cui Forza Italia lancia un segnale netto agli avversari (“dopo dodici anni il centrodestra si prepara a tornare al governo del Paese”, dice l’onorevole Tartaglione), la presentazione della lista al Centrum Palace è anche la cartina di tornasole dei tormenti interni al partito che, finite le Politiche, sarà proiettato verso le elezioni Regionali. Vistosa l’assenza del governatore Donato Toma, eletto proprio in quota Forza Italia. “E’ stato invitato, ma aveva un impegno fuori regione con l’ambasciatore”, dice la coordinatrice azzurra. Non c’era nemmeno il sottosegretario Roberto Di Baggio, ma la sua assenza era giustificata da motivi personali. Mancava pure l’ex presidente della Provincia Rosario de Matteis, che nei giorni scorsi ha dichiarato che non farà votare per i candidati del centrodestra. 

E forse non aiuta la coalizione l’intervento del segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa che sponsorizza la candidatura di Annaelsa Tartaglione (Forza Italia) piuttosto che i candidati centristi di ‘Noi Moderati’, in primis l’assessora regionale Filomena Calenda (in corsa sul proporzionale alla Camera), oltre a Vittorio Colarelli e allo stesso Mimmo Izzi, uno dei dirigenti dell’Udc regionale e candidato al Senato per ‘Noi Moderati’. La lista fra l’altro è stata da poco riammessa alla competizione elettorale dopo l’iniziale recusazione della Corte d’Appello.

Mi auguro che Annaelsa arrivi in Parlamento assieme a Nicola e Armandino“, le  parole di Cesa. “Lo meriti – dice rivolgendosi alla Tartaglione – hai svolto in maniera straordinaria il ruolo di parlamentare pur non essendo stata eletta in Molise. A differenza degli altri parlamentari eletti in Molise e di cui nemmeno ricordiamo il nome, sei stata l’unica (il riferimento è alla Tartaglione, ndr) a impegnarti per il Molise e mi auguro che possa tornare in Parlamento”.

C’era, intenzionato a riprendersi la scena, l’uomo più forte di Forza Italia in Molise: l’europarlamentare Aldo Patriciello. Si fa promotore della riscossa azzurra dopo la bruciante sconfitta del 2018, quando il cognato Mario Pietracupa (ex presidente del Consiglio regionale) non riuscì ad essere eletto, battuto da una perfetta sconosciuta, Rosa Alba Testamento, candidata dai 5 Stelle alla Camera.

“Abbiamo sentito parlare di stranieri che vengono a colonizzare il Molise. Ma qualcuno di voi – scandisce Patriciello – ricorda i nomi dei quattro parlamentari uscenti (il riferimento è al M5S, ndr)? Non è importante la provenienza dei candidati, ma cosa faranno per il Molise: Claudio (Lotito, ndr) è un imprenditore affermato, Lorenzo (Cesa, ndr) è legato da 30 anni alla storia del Molise, abbiamo fatto tante battaglie vere per questa regione. Non è importante da dove vengono ma cosa faranno per questa regione che perde 5mila candidati all’anno. Nicola Fratoianni, che non è molisano, è candidato in Molise (la lista è Alleanza Verdi Sinistra, ndr), Caterina Cerroni vive a Roma, i genitori sono molisani. E cosa potrà fare senza esperienza politica?”.

 

 

In platea anche il presidente della Provincia di Campobasso e sindaco di Termoli Francesco Roberti, l’assessore regionale al Turismo Vincenzo Cotugno (che si tiene a debita distanza dal cognato Aldo Patriciello), l’avvocato Nunzio Luciano (presidente della Cassa nazionale forense, candidato al Senato per Forza Italia nel 2018 e consigliere giuridico del presidente Toma), qualche consigliere comunale come quello del Comune di Isernia Raimondo Fabrizio, l’ex consigliera di Orgoglio Molise Paola Matteo, l’ex presidente di Sviluppo Italia Claudio Pian, i vertici dell’Udc regionale Teresio Di Pietro e Mimmo Izzi, l’ex consigliere regionale Adelmo Berardo. A Campobasso c’è anche la senatrice abruzzese Paola Pelino.

Pur essendo avanti nei sondaggi, per Forza Italia non sarà una campagna elettorale facile. La prima insidia è interna alla coalizione: Fratelli d’Italia, ad esempio, ha scelto candidati giovani ed emergenti come Elisabetta Lancellotta e Costanzo Della Porta. La prima, delegata del Coni e consigliera a Isernia, sfiderà Annaelsa Tartaglione che potrà contare “sulla macchina elettorale ‘da guerra’ di Aldo Patriciello”. La parlamentare uscente lo puntualizza nell’incontro al Centrum Palace ringraziando con la voce rotta dall’emozione l’eurodeputato. “Aldo è la persona che mi è stata più vicino in questo periodo, ora dobbiamo fare un’altra grande battaglia”. In tandem con la deputata c’è il consigliere regionale Armandino D’Egidio: “Questa è una giornata speciale, 25 anni fa mi sono candidato per la prima volta con Forza Italia in un piccolo paese del Molise”.

Nicola Cavaliere, invece, se la giocherà contro il sindaco di San Giacomo degli Schiavoni Della Porta. L’assessore non è affatto intimorito: “In Molise c’è gente che mi vota dal 1990, mi conoscono, sanno che sono una persona del popolo”, sottolinea. “Dobbiamo compattarci tutti, il centrodestra deve vincere in Molise. Dobbiamo essere concreti, girare casa per casa. l’astensionismo si aggira sul 40%”. Nel mirino i 5 Stelle: “Ci hanno preso in giro tutti – presidenti di Regione, assessori e associazioni di categoria – sull’emergenza cinghiali”.

 

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