Giochi riaperti?

Clamoroso: il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar. Lupi ancora in serie C

Il club rossoblù si è giocato il tutto per tutto nell'ultimo grado di giudizio che il prossimo 25 agosto terrà l'udienza collegiale per decidere nel merito. Il nuovo colpo di scena giudiziario mette a rischio i calendari del girone C. Erano in programma domani (5 agosto), ma dovrebbero slittare.

C’è un nuovo colpo di scena nella storia calcistica dei Lupi: non sono del tutto fuori dalla serie C. Tutto questo perchè il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del club rossoblù che si è giocato il tutto per tutto nell’ultimo e definitivo grado di giudizio. I giudici amministrativi hanno ribaltato la sentenza con cui il Tar Lazio ieri ha escluso la squadra del capoluogo dal calcio professionistico. Tutto nel giorno in cui sono stati definiti i gironi della serie C, ma non i calendari che domani (5 agosto) non saranno ufficializzati. Secondo indiscrezioni, dovrebbero slittare in attesa di capire il destino del Campobasso.

La Lega dovrebbe rinviare tutto ad una data successiva al 25 agosto, il giorno in cui il Consiglio di Stato entrerà nel merito della vicenda e pronuncerà la sentenza definitiva.

Nessuno nel capoluogo si aspettava il nuovo ricorso da parte della società guidata da Mario Gesuè e ieri, dopo la decisione del Tar Lazio, ci si era già rassegnati a voltare pagina con una nuova società. Lo stesso sindaco aveva scritto alla Figc per avviare la manifestazione di interesse e affidare il titolo ad una nuova società provando a ripartire almeno dalla serie D.

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Poi, oggi pomeriggio (4 agosto), il clamoroso pronunciamento dei giudici che hanno considerato la “situazione di diffusa difficoltà congiunturale che investe il sistema calcistico” e che nell’attuare la normativa vigente sia necessario “rispettare il merito sportivo, senza un’applicazione formalistica che rischi di generare, appunto, definitive insolvenze, laddove, come nel caso, la situazione finanziaria appaia ancora riportabile a sostanziale solvibilità (o comunque a una condizione non molto diversa dalla situazione diffusa in cui versano la maggior parte delle società calcistiche)”. Se il Campobasso non ha pagato l’Iva nel triennio 2019-2021, non va escluso. O comunque la situazione va valutata attentamente, secondo il Consiglio di Stato. Tutto anche in considerazione delle spettanze da versare ai calciatori.

Per i giudici va “temporaneamente sospesa la mancata ammissione (“Licenza) al Campionato della ricorrente (ossia del Campobasso, ndr), in vista della camera di consiglio del 25 agosto 2022, nella quale l’istanza cautelare potrà essere esaminata collegialmente, nel dovuto contraddittorio, e senza che si contrapponga un rilevante pregiudizio per lo svolgimento del campionato”. I giochi sono di nuovo aperti. 

LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

 

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