Il giorno più nero

Campobasso calcio, dopo la grande delusione si prova a ripartire: sindaco indice bando per la serie D

Roberto Gravina ha inviato una nota ufficiale per chiedere il via libera della Federazione ad avviare "una procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’iscrizione della squadra alla Lega nazionale dilettanti". Il primo cittadino ha sollecitato anche l'ex presidente Mario Gesuè sul rimborso degli abbonamenti e sul pagamento delle spettanze ai tesserati

In una giornata nerissima per le sorti del calcio rossoblù, con la sentenza del Tar Lazio che ha condannato definitivamente i Lupi a rinunciare al professionismo, si iniziano a porre le basi per avviare il nuovo corso. Il sindaco Roberto Gravina ha intenzione di indire la manifestazione di interesse per trovare una nuova società e iscrivere almeno la squadra al campionato di serie D.

Mentre la nave andava a picco naufragando contro gli ‘scogli’ degli organi di giustizia sportiva e del Tribunale amministrativo laziale, l’ex proprietà ha mollato del tutto gli ormeggi: niente campionato di serie C perchè il Campobasso non è in regola con il versamento dell’Iva dal 2019 al 2021 (“le somme non sono state corrisposte nè è stata fatta domanda di rateizzazione”, sottolineano i giudici”). Impossibile, con la società di Gesuè (rappresentante legale del fondo svizzero Halley Holding di cui non si sa più nulla), anche disputare la serie D perchè, hanno rilevato sempre i giudici del Tar Lazio nella sentenza di oggi (3 agosto), “non è neppure stata avviata la relativa procedura“. E questo è stato il secondo, amarissimo boccone che i tifosi hanno dovuto ingoiare in una giornata che si è trasformata in un incubo: la sospensiva decisa dal Tar Lazio qualche giorno fa aveva riacceso in parte le speranze. Fino all’ultimo atto che si è consumato oggi.

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Non solo Campobasso, ma tutto il Molise ne esce con le ossa rotte: grazie alla Lega Pro, il capoluogo e tutta la regione hanno acquisito una rilevanza nazionale. Al di là dell’importanza sportiva e dei palcoscenici blasonati calcati dai rossoblù (che hanno ‘ritrovato’ piazze importanti come Bari, Palermo e Foggia), le numerose partite trasmesse su Sky e sugli altri canali nazionali hanno dato una grossa visibilità al nostro territorio.

Per evitare di finire nel dimenticatoio e ripartire almeno dalla serie D, ossia da un torneo interregionale, il sindaco Roberto Gravina ha annunciato che “l’amministrazione comunale si è già attivata producendo una nota ufficiale, indirizzata alla Federazione Italiana Giuoco Calcio, con la quale è stata fatta presente la volontà del Comune di Campobasso di indire, con l’assenso della Federazione, una procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di società sportive per l’iscrizione della squadra di calcio della città di Campobasso al Campionato della Lnd per la stagione sportiva 2022/2023″.

Sono le stesse norme della Figc (in dettaglio l’articolo 52, comma 10, delle norme organizzative interne federali, N.O.I.F.) a prevedere questa possibilità. Ma tocca alla federazione decidere in tal senso: “Adesso – rimarca Gravina – attendiamo a breve le decisioni della Federazione rispetto a questa possibilità perché, al di là di tutto, è bene ricordarlo, spetta alla Federazione dare il proprio parere e responso positivo rispetto a nuove società che possano avere diritto a iscriversi al prossimo Campionato di LND”.

Nelle scorse ore il primo cittadino del capoluogo ha avuto anche un colloquio telefonico con il presidente federale Gabriele Gravina e il presidente della Figc Molise Piero Di Cristinzi: “Attendiamo ora che venga espresso un parere ufficiale su questa possibilità che la città di Campobasso ha dimostrato nel tempo di meritare”.

Ci sono altri due fronti su cui il sindaco, che non ha nascosto la fortissima delusione (forse anche per avere creduto alle inutili rassicurazioni di Mario Gesuè sul buon esito dei ricorsi), si sta battendo: il recupero delle somme versate dai tifosi che hanno già sottoscritto l’abbonamento e il pagamento delle spettanze ai dipendenti.

“Subito dopo la sentenza del Tar Lazio – conclude il sindaco – ho sentito personalmente i rappresentanti della società del Campobasso Calcio ai quali ho chiesto di attivarsi prontamente per indicare, in modo chiaro e improcrastinabile, le modalità che intenderanno seguire per restituire ai tifosi rossoblù le quote degli abbonamenti già sottoscritti da alcuni mesi nonché le spettanze per tutti coloro che hanno lavorato per questa società con attaccamento e professionalità. Ciò è da ritenersi un atto di rispetto doveroso per la città e per tutti i tifosi che hanno creduto in questa avventura e che restano, senza alcun dubbio, il vero indissolubile patrimonio del calcio a Campobasso”. 

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