Dolore ad agnone

77enne molisana uccisa a Buenos Aires: trovata legata al letto nella casa in fiamme

L'anziana Emilia Carlomagno era emigrata da Agnone da piccola e risiedeva in un'abitazione di valore del quartiere di San Francisco Solano dove è avvenuto l'omicidio su cui indaga la magistratura argentina

Una 77enne molisana è stata assassinata in circostanze misteriose in Argentina, dove viveva da molto tempo. La donna è stata trovata legata al letto della sua abitazione data alle fiamme nel quartiere di San Francisco Solano, sobborgo di Buenos Aires.

La donna sarebbe morta a causa del fumo dell’incendio della sua abitazione, una delle più grandi e di maggiore valore dell’intero quartiere. Emilia Carlomagno era nata ad Agnone, dove risiedono ancora oggi alcuni suoi parenti straziati dalla notizia arrivata dall’Argentina dove i media locali riferiscono alcuni dettagli del ritrovamento del corpo avvenuto la mattina dello scorso 11 agosto attorno alle 5.

Sono stati i vigili del fuoco volontari a trovare il cadavere della donna disteso su un letto con le braccia legate da un maglione e i piedi da una coperta. All’interno dell’abitazione non sarebbe stato rubato niente né ci sarebbero segni di effrazione.

emilia carlomagno buenos aires

Inoltre sempre secondo i media argentini solo cinque giorni prima dell’omicidio il cane dell’anziana sarebbe stato avvelenato. A dare l’allarme nelle prime ore di giovedì sono stati i vicini che hanno visto le fiamme e il fumo dell’incendio e hanno chiamato i soccorsi rivelatisi però inutili per salvare la vita alla 77enne. Un filmato dell’incendio è stato realizzato con un cellulare e successivamente diffuso via Internet.

Il pubblico ministero Jorge Saizar dell’Unità investigativa funzionale numero 5 di Quilmes ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze dell’omicidio. Nel frattempo la casa è stata murata per evitare che qualcuno possa entrare all’interno e inquinare le prove o addirittura occupare l’abitazione.

Secondo i media locali gli agenti di polizia ipotizzano che gli aggressori sarebbero entrati da una porta laterale o da un terrazzo il cui ingresso era stato appena sbarrato da una scala. Potrebbero essere ascoltati dei testimoni e verranno analizzate delle telecamere di sicurezza della zona per stabilire se l’incendio sia collegato a una rapina o se si sia trattato di una vendetta personale contro Emilia Carlomagno.

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