Il bilancio

Ultimo giorno di lavoro per la Garante: “Bullismo diffuso. Molise indietro su affido familiare”

Domani il Consiglio regionale sceglierà il nuovo Garante dei diritti della Persona, intanto Leontina Lanciano rivendica con forza l'attività svolta negli ultimi cinque anni: "Quando sono arrivata, non avevo nemmeno un ufficio adeguato. Abbiamo lavorato molto ma c'è tanto da fare: in questa regione ci sono carenze, dalle carceri al diffuso fenomeno del bullismo e del cyberbullismo nelle primarie". Una quindicina i candidati che ha risposto al bando

Domani – 29 luglio – il Consiglio regionale deciderà se confermare Leontina Lanciano nel suo incarico di Garante dei diritti della Persona o se affidare ad un altro questo ruolo: una quindicina di persone ha risposto al bando regionale. Lei, intanto, oggi ha convocato la stampa per tracciare il bilancio dell’attività svolta negli ultimi cinque anni, ossia da quando si è insediata nel 2017 su nomina del governo Frattura. “Le avevano assegnato un ufficio senza finestre”, ricorda il governatore Donato Toma, intervenuto alla conferenza che si è svolta nel Parlamentino di Palazzo Vitale per un saluto. “La Garante – conferma il presidente – ha svolto un ottimo lavoro: se non ci fosse stata la pandemia, sarebbero state svolte più attività”.

Minori, detenuti e difesa civica: questi i tre campi principali d’azione della Garante. Che ha dovuto ‘mettere mano’ ad una serie di carenze e criticità: in Molise, ad esempio, manca l’Osservatorio regionale sulle condizioni dell’infanzia e dell’adolescenza (“abbiamo intrapreso una serie di iniziative per riattivarlo, non funziona dal 2005“), bullismo e cyberbullismo sono fenomeni diffusi tra i più giovani, “in particolare tra i bambini delle scuole elementari. Durante le attività di sensibilizzazione in circa cento istituti, ho raccolto tante testimonianze di bambini vittima di bullismo, costretti in alcuni casi a lasciare la scuola. Questo fenomeno nasce e attecchisce nelle scuole elementari e qui diventa anche più violento”.

L’adozione del Codice etico dei diritti alla salute e e ai servizi sanitari (consegnato nei centri di pediatria della nostra regione), il passaporto dei più piccoli, il corso per tutori per stranieri non accompagnati sono progetti realizzati in questi cinque anni di mandato.

Drammatica la situazione sull’affido familiare: “In Molise non esiste una banca dati per rispondere alle richieste per l’affido dei minori” che invece potrebbe alleggerire il carico delle amministrazioni. “Ogni Comune – spiega Leontina Lanciano – paga 2mila euro al mese per le rette e questo mette in grande difficoltà gli stessi enti”.

Non solo i minori. La Garante ha presentato una proposta di legge per l’erogazione di un contributo economico a favore dei soggetti oncologici durante la chemioterapia e per i detenuti.

Il covid ha influenzato la vita dei detenuti: “Ho ricevuto reclami e segnalazioni su ritardi e inadempienze per problematiche di tipo sanitario”, riferisce. “Inoltre mi auguro che, attraverso i finanziamenti del Pnrr, siano ristrutturate le case circondariali di Campobasso e Isernia”. La Lanciano più volte si è recata in carcere “per verificare le condizioni di vita dei detenuti cui cui ho incontri settimanali. Ho lasciato loro la mia mail istituzionale per poter dialogare con loro. Abbiamo poi stilato, in collaborazione con la Camera penale di Bologna, un Codice etico per consentire loro di avere informazioni puntuali sulle misure alternative alla reclusione”.

Invece le esperienze maturate con i più giovani sempre durante la pandemia sono state raccontate in un libro, ‘Diario di una pandemia – Minori al tempo del covid’, scritto assieme a Carla Marino, giornalista e addetto stampa nel suo ufficio.

“Spero che questo lavoro non sia interrotto, il mio ufficio lavora e lavora bene”, ammette Leontina Lanciano. “Il Molise non è un’isola felice, la pandemia ha acuito i problemi in maniera esasperante. Ci sono dati gravissimi sulla povertà educativa, a seguito del rapporto sulla CRC- Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: siamo al quinto posto in Italia, la percentuale si attesta al 33,8% a fronte di una media nazionale del 13,4%”.

leggi anche
toma consiglio regionale
Seduta di fuoco
Manca l’accordo in maggioranza, saltano nomine di Garante e altre. Toma alza bandiera bianca
paola matteo
Regione molise
Garante dei diritti, nominata ex consigliera Paola Matteo. Fuori Leontina Lanciano
commenta