Elezioni del 25 settembre

Politiche, i sondaggi premiano il centrodestra ma il summit senza Toma agita Forza Italia. La coordinatrice: “Nulla di personale”

Mentre l'istituto Cattaneo pubblica le prime proiezioni e considera il centrodestra vincitore in Molise alla Camera e al Senato, c'è fibrillazione tra gli azzurri dopo il vertice romano e la 'fuga' di altri esponente. La coordinatrice azzurra Anna Elsa Tartaglione: "Solo una riunione organizzativa, Tajani non ha convocato i presidenti di Regione". Toma: "Per ora rifletto, poi agirò. Ci sarà un momento per avere un confronto con i vertici. Faccio parte del Comitato nazionale di Forza Italia".

Le proiezioni dell’istituto Cattaneo dovrebbero far sorridere il centrodestra molisano, dato per vincitore alla Camera e al Senato alle Politiche del 25 settembre per quanto riguarda la conquista dei seggi uninominali (quelli del maggioritario, per intenderci). Invece c’è tensione dopo il vertice di Forza Italia convocato dal vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani e al quale erano presenti anche il senatore Maurizio Gasparri e il capogruppo al Senato Anna Maria Bernini.

Forza Italia Tartaglione Cavaliere Patriciello Roberti D'Egidio

All’ordine del giorno la scelta dei candidati per le Politiche del 25 settembre: le liste devono essere depositate entro il 22 agosto e le trattative per ‘riempire’ le caselle con i nomi giusti sono in pieno fermento.

Nella foto ufficiale i big molisani ci sono tutti: l’europarlamentare Aldo Patriciello (che si conferma punto di riferimento del partito), la deputata e coordinatrice azzurra Annaelsa Tartaglione, il capo delegazione nella Giunta regionale nonchè assessore Nicola Cavaliere. E ancora: l’uno e trino Francesco Roberti, coordinatore provinciale di Forza Italia, presidente della Provincia di Campobasso e sindaco di Termoli, nonchè (per detta di molti osservatori politici) prossimo candidato alla Presidenza della Regione Molise alle elezioni della prossima primavera. C’erano anche il consigliere regionale Armandino D’Egidio e il coordinatore provinciale di Isernia Raimondo Fabrizio. Era in collegamento da remoto il sottosegretario Roberto Di Baggio, responsabile enti locali del partito di Berlusconi.

In quella foto ufficiale, tra i volti sorridenti degli esponenti azzurri, mancava il governatore Donato Toma. “Era una riunione organizzativa tra i vertici del partito per la scelta dei candidati alle Politiche”, spiega a Primonumero la parlamentare Annaelsa Tartaglione. “Antonio Tajani ha convocato parlamentari, europarlamentari, coordinatori e vice coordinatori regionali. I governatori non sono stati invitati: non solo il presidente Toma, ma anche gli altri presidenti di Forza Italia che guidano altre Regioni. Non c’è nulla di personale e non capisco perchè è diventata una questione personale. Piuttosto questo è il momento di essere uniti e di guardare avanti, alle Politiche di settembre e alle prossime Regionali”.

Il capo della Giunta molisana non ne fa un dramma e a Primonumero liquida così la questione: “Perchè dovevo essere invitato? Sono state affrontate questioni tecniche e io non me ne occupo“. Quindi “nessun incidente di percorso, se poi hanno parlato di altre cose lo sapremo”. Piuttosto, aggiunge, “ho un sacco di dossier aperti, forse domani dovrò andare in Consiglio dei Ministri”.

Toma ha appena presieduto la Conferenza delle Regioni che ha approvato il riparto di 172 milioni per le aree interne. Alla nostra testata aggiunge: “In questo momento devo amministrare, non ho particolari problemi, la mia attenzione non è focalizzata ora sulle questioni politiche”. E poi: “Ci sarà un momento per avere un confronto con i vertici. Faccio parte del Comitato nazionale di Forza Italia, ho rapporti periodici con Silvio Berlusconi”. 

Intanto Forza Italia continua a perdere pezzi: sono andati via i ministri Mariastella Gelmini, Renato Brunetta e Mara Carfagna. A dire addio agli azzurri anche Andrea Cangini, Giusy Versace, Annalisa Baroni e Rossella Sessa. “Ne prendiamo atto – osserva Toma – riflettiamo, guardiamo cosa succede. Alcune indiscrezioni che circolano negli ambienti politici riferiscono della possibilità che Toma decida di aderire al partito di Clemente Mastella, con cui poco tempo fa ha rilanciato l’idea del Molisannio: “Non è un’ipotesi nè un programma. In politica c’è una differenza tra chi amministra e chi ha un ruolo meno operativo. Io ho dossier importanti su cui concentrarmi, prendere decisioni e fare scelte. Io rifletto molto e poi agisco. E quando agisco io è già tutto fatto. Io so chi sono e so dove sono. Perchè mi dovrei insospettire?”.

Nel fine settimana la coordinatrice Annaelsa Tartaglione e l’europarlamentare Aldo Patriciello cercheranno di chiudere la ‘partita’ sulle candidature per le Politiche. L’istituto Cattaneo considera “sicuro” il collegio di Campobasso: il centrodestra vincerebbe in Molise nei collegi uninominali sia del Senato che della Camera. Ricordiamo che nei i collegi uninominali a base maggioritaria saranno eletti 147 deputati e 74 senatori, mentre con la quota proporzionale i seggi saranno 245 a Montecitorio e 122 a Palazzo Madama per effetto della riduzione dei parlamentari.

 

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