Il rito

Sepino, la fede e la festa: il giorno di Santa Cristina

Torna l’appuntamento con la sentitissima processione: tra canti e litanie, una comunità abbraccia il suo patrono

Sepino, l’ora della tradizione. La festa più sentita per la comunità locale ha vissuto ieri, domenica 24 luglio, la propria acme. Santa Cristina: il patrono di tutti, la martire illuminata. La fede che diviene sacrificio ultimo, via maestra, prodigio invocato; mistica dell’appartenenza, cultura e spiritualità popolare. Amore.

Straordinaria la risposta dei sepinesi: la piazza ed i vicoli di nuovo pieni, le preghiere corali, la musica e i canti ad accompagnare i passi, i gesti, i volti sentitamente commossi. Procedere, insieme: il segreto dell’essere uno.

Presente alle celebrazioni, insieme al parroco don Antonio Arienzale, anche l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, mons. Bregantini, per una giornata sempre capace di irradiare i cuori di una luce preziosa.

Fuori dalle stagioni più critiche della pandemia, fuori dalle logiche preoccupanti del conflitto, il corteo con il busto aureo della Santa diviene ad un tempo monumento alla devozione ed emblema di un cammino condiviso verso una nuova speranza, verso nuove attese, verso sentieri di pace, di rinascita.

Più informazioni
commenta