Il caso

Proteste dell’associazione antimafia ignorate e il concerto di Niko Pandetta fa il pieno di giovani

Si è svolto ieri sera a Pietracatella il discusso concerto del trapper neomelodico che nelle canzoni inneggia allo zio mafioso. Prima del live il cantante ha mostrato di non conoscere nemmeno il nome del paese molisano

Si è svolto ieri sera 30 luglio come da programma a Pietracatella e senza intoppi, nonostante le proteste e le richieste di annullamento arrivate anche dall’associazione antimafia ‘Antonino Caponnetto’, il concerto del trapper catanese Niko Pandetta, nome molto conosciuto soprattutto fra i giovanissimi.

La performance live del cantante neomelodico per ‘Morgia in Fest 2022’ era stata molto discussa nelle ore precedenti visto che nelle sue canzoni Pandetta inneggia alla criminalità organizzata e in particolare allo zio Turi Cappello, boss catanese rinchiuso in carcere al regime del 41 bis per associazione mafiosa da quasi 30 anni. Proprio per questo l’associazione Caponnetto aveva chiesto di ritirare l’autorizzazione a svolgere lo spettacolo, cosa già avvenuta in altri comuni italiani proprio a causa delle frasi sostegno alla mafia ripetute nei suoi pezzi da Pandetta.

“Riteniamo – così l’associazione – non sia accettabile dare questa l’immagine del Molise. Invitare “un artista” che dedica una canzone a un esponente di spicco della criminalità organizzata, di certo, non può essere ignorato (e accettato). Una esibizione di questo tipo getta enormi ombre su tutto un territorio. Dubbi atroci che, ovviamente, potrebbero essere facilmente dissipati se Niko Pandetta prendesse “pubblicamente” posizioni serie contro il Sistema, condannando la malavita e scegliendo, finalmente, di mettersi dalla parte degli onesti. Onesti che, senza ombra di dubbio, rappresentano ancora la maggioranza”.

L’associazione aveva chiesto a Prefettura di Campobasso, Questura di Campobasso e Sindaco del Comune di Pietracatella “ognuno per le proprie competenze, di bloccare, come già accaduto in molti altri comuni d’Italia il concerto in questione, che rischia di trasformarsi in una vera e propria celebrazione della mafia”.

Ma gli organizzatori hanno ignorato tutto questo, anche perché si trattava di un concerto a pagamento con i biglietti già acquistati. L’esibizione è durata in tutto un’ora circa e ha visto la presenza di migliaia di giovani entusiasti.

E a proposito dell’interesse economico che c’era in ballo ieri sera, poco prima del concerto, il trapper ha mostrato tutta la sua noncuranza per le polemiche ritraendosi su Instagram con un fascio di soldi in mano, dando appuntamento ai suoi fan per il concerto, mostrando chiaramente di non sapere nemmeno dove si trovasse.

“I soldi li pesiamo…ragazzi tra poco live a…Dove ca… siamo?” chiede nel video il neomelodico a un amico lì presente che risponde per l’appunto “Pietracatella”.

leggi anche
Il caso di pietracatella
Associazione contro le mafie insorge contro concerto Niko Pandetta: “Va annullato, è inaccettabile”
Il discusso cantante in molise
Il trapper che osanna lo zio mafioso al 41 bis in concerto a Pietracatella