Guglionesi - una scommessa vinta

Tutti pazzi per il Blues: il potere del ballo che abbraccia generazioni, unisce mondi e riattiva un paese

Riuscitissima la manifestazione di ballo blues che per 4 giorni ha animato Guglionesi con oltre 220 ballerini arrivati da tutto il mondo, ospitati in paese. Un sucecsso condiviso all'unanimità. E si pensa già alla seconda edizione del Good Time Blues Festival nel 2023

Il ballo Blues a Guglionesi ha fatto un miracolo, e lo si può dire senza esagerare. Perchè è stata una scommessa vinta, una bella scoperta e un appuntamento che ha saputo dar vita ad uno spettacolo che ha messo insieme tanti puntini della stessa città.

Adamo Ciarallo e il suo gruppo di lavoro hanno creato un evento che in zona non si era mai visto. Quelle riunioni serali del lunedì sera andate avanti per settimane e per ore davanti al pc, per prendere appunti, sistemare ogni minimo dettaglio, non lasciare nulla al caso e offrire il meglio a tutti, hanno avuto il loro perché. Un perché che si è materialmente concretizzato e trasformato in realtà da giovedì scorso a ieri, domenica 25 luglio, con il finale di una quattro giorni che ha fatto rianimare un paese intero. E che lo ha acceso a ritmo di Blues, un ballo poco conosciuto nella comunità guglionesana e in quella limitrofa, che ha portato fuori dalle case tanti incuriositi da quei ritmi che hanno risuonato incessantemente nella villa comunale e nei vicoli.

Il miracolo lo confermano i numeri, più di duecento ballerini iscritti dai primi mesi di apertura delle prenotazioni da tutto il mondo, amici di Adamo, che del ballo blues è maestro e professionista, e lo porta in giro praticamente ovunque. E lo confermano anche i tanti presenti di tutte le età che per una sera hanno raggiunto Castellara con il desiderio di sbirciare, guadare, osservare, e magari farsi trasportare da quel ritmo lento, ma coinvolgente, che ti spinge a fare due passi per provare anche se in pista non ci sei.

Good time blues festival

La curiosità ha vinto, e meno male visto che è un buon motore per spingere alla conoscenza, in tanti hanno apprezzato l’appuntamento e hanno anche affermato che una seconda edizione è quello che ci vorrebbe. Anche i commenti sono più che positivi. “Il Festival mi ha lasciato una esplosione di gioia, emozioni, di gratitudine alla vita. Adamo con la sua visione del mondo ha regalato momenti indimenticabili, abbiamo conosciuto persone meravigliose”.

Ma chi pensa che il ballo sia stato il solo elemento protagonista, si sbaglia. E anche di grosso. Perchè le energie per scendere in pista si prendono dal buon cibo, e quale migliore occasione per far assaggiare a canadesi, americani, messicani, inglesi le prelibatezze delle nostre terre e delle nostre tavole? E così fiumi di vino dalle cantine nostrane, pasta fatta in casa con i laboratori per far vedere come nasce e mettersi alla prova, aperitivi, pranzi e cene nei locali di Guglionesi per assaggiare i prodotti delle aziende del territorio. Senza dimenticare, ovviamente, l’ospitalità: con le case riaperte e affittate e le strutture ricettive della zona piene per le prenotazioni. Soddisfatti ovviamente, anche gli imprenditori del settore che confermano. “E’ una grande vetrina, e in questo modo l’economia si muove”.

Anche il Comune ha sostenuto e apprezzato il Festival, patrocinando l’evento, collaborando per l’organizzazione minuziosa, come ha ricordato il consigliere delegato alla Cultura Michele D’Anselmo, presente alle serate.

Good time blues festival

Archiviata la prima edizione, in tanti si aspettano già un rinnovo dell’evento per il futuro, con una seconda edizione che possa tornare nell’estate del 2023 e regalare nuova energia al paese e ai cittadini.

Insomma se il ballo è un business, anche un bel business, oltre ad una ricchezza culturale, allora perché lasciarselo scappare?

Good time blues festival

 

 

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