Termoli

Ostetricia, dei 7 medici in servizio solo 3. Con le ferie estive i ricoveri rischiano lo stop

Intanto è scaduto e non è stato ancora rinnovato il contratto appaltato alla società medica che fornisce pediatri al San Timoteo di Termoli.

Diventa drammatica la situazione relativa all’Unità di Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli, dove dei sette medici in pianta organica sono operativi soltanto 3. Con il piano ferie degli altri all’orizzonte potrebbe prospettarsi il concreto pericolo di sospendere i ricoveri dopo lo stop già decretato ai trasferimenti neonatali tra il nosocomio adriatico e l’ospedale Cardarelli, interrotti già da un pezzo proprio per problemi di organico che impediscono di avere a disposizione sempre un ginecologo in grado di accompagnare la mamma in ambulanza.

Trasporto neonati fermo, mancano i ginecologi al San Timoteo

Lo scenario all’ospedale termolese è questo: una dottoressa è in maternità; un secondo medico può fornire solo attività mattutina senza ricoprire i turni festivi o le notti per limitazioni coperte dalla legge; una terza dottoressa non è reperibile durante la notte o nei giorni extra feriali avendo un bambino piccolo. Infine, la mazzata finale, un quarto dottore è stato coinvolto in un incidente stradale che lo ha messo fuori uso suo malgrado: non potrà rientrare in reparto prima di un mese.

In una situazione simile anche una settimana di riposo, per il facente funzione Dino Molinari, che da dieci anni è costretto a rinunciare alle ferie estive causa penuria di organico e turni organizzati con la bacchetta magica, diventa proibitiva. Una soluzione, a breve termine, non c’è, ma in considerazione del diritto al sacrosanto riposo i turni potrebbero, da qui a pochi giorni, non garantire più nemmeno i normali ricoveri per motivi di sicurezza della partorienti e delle pazienti.

La Asrem aveva bandito l’ennesimo concorso per l’assunzione di otto ginecologi ma ha risposto all’avviso soltanto uno. Probabilmente sarà assegnato a Termoli, sebbene nemmeno su questo ci siano certezze. Si tratta di un libero professionista, unico a partecipare alla selezione e ad aver presentato la domanda.

Attraversando il corridoio e passando al vicino reparto di Pediatria, la situazione è ancora peggiore: il contratto alla società alla quale Asrem ha appaltato il servizio con il metodo dei gettoni di presenza (non c’erano alternative) è scaduto e non è stato ancora rinnovato. Da oggi 1° luglio possibile lo stop in qualsiasi momento, a meno che non si corra ai ripari con un rinnovo della convenzione e il pagamento degli stipendi pregressi.

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