Termoli

L’ampliamento del cimitero è cancellato: il Comune revoca il progetto da 14,5 milioni

Con una delibera di Giunta, Roberti ferma il progetto voluto da Sbrocca e già aggiudicato: le ragioni sono legate alle tariffe dei privati, giudicate sproporzionate, e alla mancanza di spazi ormai utilizzati per loculi prefabbricati

Il Comune di Termoli ha revocato il project financing per l’ampliamento del cimitero comunale, progetto approvato dall’Amministrazione Sbrocca che prevedeva un esborso privato pari a 14 milioni e mezzo di euro in cambio della gestione e conseguente remunerazione della struttura di via Foce dell’Angelo per 15 anni.

Ma dopo oltre tre anni nei quali il progetto era sembrato bloccato, adesso la Giunta guidata da Francesco Roberti ha deliberato una revoca che potrebbe aprire a contenziosi giudiziari da parte delle due ditte che si erano aggiudicate l’appalto, vale a dire la Cosvim Soc.Coop Srl di Potenza in qualità di mandataria e la Emel Italia Srl in veste di mandante in una associazione temporanea di imprese che aveva prima proposto il progetto e poi si era aggiudicata la realizzazione dell’opera.

La delibera numero 193 del 21 luglio 2022 ripercorre tutte le tappe del project financing voluto dall’Amministrazione Sbrocca sin dal 2016 e approvato in Consiglio comunale nel maggio 2019, poco prima del cambio di Amministrazione comunale. Ma in questi tre anni molti fattori sono variati come certificato da una ricognizione generale effettuata nei mesi scorsi dalla quale è emerso innanzitutto come gli spazi previsti per l’ampliamento del cimitero non sono più quelli del dicembre 2017 quando il progetto era stato presentato.

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Fra il dicembre 2017 e il primo semestre 2022 il Comune di Termoli ha destinato alcune aree del cimitero alla realizzazione di quattro blocchi di loculi prefabbricati e questo ha comportato una notevole diminuzione degli spazi sui quali il progetto di finanza aveva previsto 12 edicole funerarie, 7 cappelle gentilizie e la costruzione di un loculario di completamento da 176 loculi. È noto infatti che la carenza di spazi per le bare negli ultimi anni si è via via più accentuata e il Comune ha fatto realizzare diversi blocchi di loculi prefabbricati per venire incontro alle esigenze della popolazione.

Ma a determinare la scelta della Giunta Roberti c’è anche l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione registrato che “risulta essere nell’ordine di circa il 30% e che porterebbe quindi significativi aggravi di spesa per l’esecuzione delle opere contemplate nell’appalto” e quindi a detta del Comune “una insostenibilità del Piano economico e finanziario”.

La delibera rimarca inoltre come “dall’inizio della pandemia da covid-19 l’Istat ha evidenziato in tutta Italia un notevole incremento della cremazione delle salme che nel solo 2020 è risultato pari al 33,22% del totale delle sepolture” e quindi è necessario tenere conto di questi dati per adeguare la progettazione e realizzazione degli spazi cimiteriali. In sostanza per la Giunta a lungo termine serviranno meno loculi e spazi in generale per le sepolture perché tante persone stanno scegliendo la cremazione.

Ma c’è soprattutto una questione economica dietro la delibera di Giunta. “A seguito di una approfondita verifica – si legge nella delibera – da parte dell’attuale Amministrazione comunale, diversa da quella che ha approvato la proposta del promotore, è emerso che il progetto presentato dal promotore prevede l’applicazione di tariffe con importi difformi e talvolta di molto superiori rispetto alle tariffe approvate del Comune e ciò in evidente contrasto con le disposizioni del vigente Regolamento comunale di Polizia mortuaria”.

La Giunta mette nero su bianco di aver riscontrato che “le tariffe indicate del promotore del progetto di finanza prevedono un considerevole incremento dei costi in assenza di una preventiva determinazione delle tariffe da parte della Giunta comunale sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio comunale”.

Per tutti questi motivi al Comune non converrebbe più una finanza di progetto per l’ampliamento del cimitero e quindi si è deciso di cancellare l’ampliamento con questa modalità. La scelta di revocare il project financing era stata auspicata di recente da una parte dell’opposizione comunale, in particolare la Rete della Sinistra, mentre il Partito Democratico aveva accusato l’Amministrazione Roberti di immobilismo. Ora invece è arrivata questa svolta ma potrebbe non essere l’ultimo atto della vicenda.

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