Campobasso

Ecco il nuovo questore: “Infiltrazioni di mafia? Molise è crocevia. Subito piano di sicurezza”

Il 61enne Vito Montaruli, nuovo questore della provincia di Campobasso, si presenta alla stampa: "Territorio che non conosco, lo sto studiando"

In viaggio per l’Italia dal 1987, ha conosciuto un po’ tutte le regioni del Paese e di ognuno le caratteristiche delinquenziali che lo hanno indotto ad attivare analisi e ad individuare soluzioni.

In Calabria per i sequestri di persona, in Basilicata contro lo spaccio di droga, al Nord con servizi di pubblica sicurezza che hanno consentito la pianificazione di interventi determinanti in eventi importanti come il G7, anche lo storico concerto dei Rolling Stones. Vito Montaruli, già questore di Lucca prima e di Treviso, adesso è il nuovo questore di Campobasso e questa mattina ha voluto incontrare la stampa perchè “voi siete la cartina tornasole del territorio e dell’opinione pubblica”.

Ha 61 anni ed è laureato in giurisprudenza, in conferenza stampa esordisce con un saluto “alla popolazione della provincia di Campobasso che è un territorio che non conosco”.

Ha lavorato, infatti, in zone un po’ più a Sud e recentemente nel centro nord, questo “mi ha permesso di conoscere per ogni territorio problematiche diverse. Sono da poco qui e, dunque, non ho ancora avuto modo di individuare le maggiori criticità della città di Campobasso e della sua provincia ma approfitto di questa occasione per garantire il mio massimo impegno e tutto il mio tempo alla tutela della sicurezza pubblica in questa provincia”.

Nella sua attività pregressa sottolinea di essersi occupato principalmente di controllo del territorio “spero quindi di non deludere la popolazione sulle sue aspettative di sicurezza. Le misure di prevenzione andranno di pari passo  con il controllo del territorio, obiettivo che può essere raggiunto soltanto con la collaborazione di tutti gli altri enti istituzionali”.

Affronta la conoscenza del territorio che lo aspetta in modo scientifico: “Il metodo che intendo portare avanti – dice, infatti – è quello in prima istanza dell’analisi dei problemi che possono esserci sul territorio relativi alla sicurezza pubblica e soltanto all’esito di questo esame metterò a punto con tutti i miei collaboratori e le istituzioni preposte un progetto di sicurezza”.

commenta