Isernia

Grana sul Comune di Isernia, sindacato denuncia abusi sui dipendenti. E l’ex sindaco è rinviato a giudizio

Durissime accuse da parte della Fp Cisl su comportamenti ostili e le ingiustizie subite dai dipendenti del Municipio nelle ultime tre legislature. Pochi giorni fa l'ex sindaco D'Apollonio e un dirigente sono stati rinviati a giudizio per lesioni e stalking

Tre amministrazioni di diverso colore politico e un comune denominatore: problemi coi dipendenti del Municipio.

Siamo a Isernia, nel Comune oggi guidato dal sindaco Piero Castrataro che ha indossato la fascia tricolore meno di un anno fa.

Anche a lui sono state indirizzate richieste relative a “comportamenti ostili  e penalizzanti da parte di qualche dirigente” come ha denunciato in una nota il sindacalista della Cisl, Feliciantonio Di Schiavi.

Feliciantonio Di Schiavi Fp Cisl

A lui, ex ufficiale della polizia municipale, il Comune ha dovuto risarcire nel 2018 (con sentenza numero 201 del 13 luglio 2018) circa 80 mila euro per i danni psicologici subiti nell’ambito di un processo per mobbing che ha origine quando al vertice del Municipio c’era Gabriele Melogli.

Dopo aver perso in primo grado, l’ex vigile urbano, oggi dirigente sindacale della Fp Cils, si è rivolto alla Corte d’Appello di Campobasso che ha potuto certificare, tramite un consulente nominato dalla Procura, i tormenti passati dal dipendente vessato dai suoi superiori.

Oggi è lui stesso a ricordare quella vicenda “che mi ha convinto a voler difendere i diritti degli altri dipendenti comunali perché quello che avviene in questo Municipio è un malcostume ricorrente, un vizio insopportabile”.

E’ talmente vero secondo Di Schiavi che lo testimonia anche il recentissimo pronunciamento del Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Isernia del 7 luglio scorso sul rinvio a giudizio dell’ex sindaco Giacomo D’Apollonio e del dirigente Antonello Incani per stalking, lesioni personali aggravate e abuso d’ufficio nei confronti di una dipendente comunale.

Questa signora, stando sempre a ciò che ci riferisce Di Schiavi nel suo ruolo di sindacalista, avrebbe subito “pesanti demansionamenti, è stata isolata, spostata dalla sua stanza, privata di computer e attrezzature e poi trasferita più volte”.

Ignote le ragioni di questo comportamento contro una funzionaria che in Municipio ha ricoperto incarichi di responsabilità “fino a quando qualcuno ha deciso che era una sfaticata e che non serviva più”.

Di lei, e non soltanto di lei, si è parlato anche la scorsa primavera quando la Cisl ha organizzato una assemblea del personale in cui c’era anche il sindaco Castrataro.

“Alcuni dipendenti si sono lamentati di comportamenti ostili e penalizzanti da parte di qualche dirigente ed hanno lamentato, altresì, che le progressioni economiche orizzontali relative all’anno 2021 sono state attribuite in violazione del sistema di valutazione interno all’ente e al contratto decentrato integrativo. Più volte questo sindacato Cisl Fp, a tutela dei dipendenti, ha chiesto al sindaco di assicurare e garantire la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, come prescritto dall’art. 2087 del c.c. ed al segretario comunale di assicurare e garantire il rispetto della legalità, come prescritto dall’art. 97 del Tuel”.

E’ stato fatto qualcosa? Sono stati adottati provvedimenti? Il Comune si costituirà parte civile nel processo contro l’ex sindaco D’Apollonio e il dirigente Incani?

E’ quello che abbiamo provato a chiedere al sindaco Castrataro che si è trincerato dietro il silenzio “vista la delicatezza della vicenda sulla quale non intendo rilasciare dichiarazioni”.

Ne prendiamo atto.

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