Storia di un ragazzo partito da toro

Giuseppe, ballerino grazie alla vicina di casa. Ora danza, insegna, crea coreografie. “Il mio sogno? Dar vita ad una mia compagnia”

Tornato a “casa” per lo stage di 'Molise è danza' andato in scena a Termoli qualche giorno fa, Giuseppe Miraglia ha raccontato la sua vita: è allievo, insegnante, coreografo. "Cosa voglio fare? Ballare, ballare e ancora ballare "

La passione é nata “da grande”, a detta sua, grazie alla vicina di casa. Perché si sa, alcune volte le migliori ispirazioni, quelle che magari ti cambiano la vita, vengono proprio dagli altri. Che poi sia la tua vicina di casa di un piccolo paesino molisano, Toro, poco cambia. Perché a lei, Giuseppe a 13 anni ha fatto una richiesta semplice semplice che poi ha deciso il suo destino, il suo futuro e la sua vita. Che ora si divide tra l’Italia, le Marche, la Svizzera, con qualche capatina all’estero, fino a New York, e chissà dove ancora in futuro, ora che si é ripartiti, ora che il teatro, gli spettacoli e la danza hanno ripreso a rianimare i palcoscenici del mondo.

Ma appunto, per raccontare la storia di questo 33enne dal fisico muscoloso e dal carisma molisano, con un pizzico di calma e tranquillità quando la racconta, bisogna tornare appunto in quel piccolo paesino del Molise. “A 13 anni ho scoperto questa passione inaspettata – racconta Giuseppe, mentre é rientrato “a casa” in Molise per lo stage di danza che si è svolto a Termoli e ha richiamato diversi coreografi, tra cui lui – quando era un po’ tardi, perché la mia vicina di casa frequentava un corso di danza e allora le ho chiesto di accompagnarmi nella sua scuola e vedere cosa faceva. É stato amore a prima vista, così ho iniziato a danzare nella scuola della maestra Orietta Mancini a Campobasso e con lei sono rimasto 6 anni. Poi ho frequentato l’Accademica nazionale di Danza di Roma, ho studiato il classico, il moderno e il contemporaneo, un approccio a tutti gli stili. Mi sono laureato alla triennale in danza contemporanea e ho iniziato a collaborare con le compagnie emergenti”.

Giuseppe Miraglia

Nel suo Molise ci é tornato per una toccata e fuga che lo ha visto protagonista di un evento dedicato alla danza e che ha visto a Termoli per tre giorni otto insegnanti. E lui é stato uno di questi, che ha portato il suo talento, la sua arte, la sua professionalità al servizio di tanti allievi che vogliono imparare, migliorare, mettersi in gioco.

Poi ci tornerà a Toro, per le vacanze estive, per qualche giorno di relax e per stare insieme alla famiglia. Ma intanto sarà impegnato per l’estate in giro per l’Italia e in Svizzera, dove da qualche tempo insegna in una scuola di Lugano. Da sei anni é di stanza nelle Marche, a Fano dove lo ha portato il cuore e l’amore e dove all’inizio si è ritrovato con un po’ di timore. “Avevo paura che lasciare Roma mi avrebbe tolto delle possibilità lavorative, e invece no, é stato il contrario perché le Marche mi hanno aperto tante strade per il lavoro, infatti ora lavoro a Fano e a Pesaro”.

Giuseppe Miraglia

Nel 2019 é stato anche protagonista di una fortunata occasione mentre era in vacanza a New York: dall’altra parte del mondo ha avuto la possibilità di danzare al Battery Dance Festival all’interno del parco che si trova di fronte alla Statua della Libertà. “É stata l’esperienza più bella della mia vita, una emozione unica. Dopo New York é stato anche tra i protagonisti di un omaggio a Federico Fellini con Carla Fracci e Giancarlo Giannini a Benevento nello spettacolo “La strada”.

Solo la pandemia lo ha fermato, perché non ha mai smesso di imparare, allenarsi, danzare, creare, crescere e migliorare. “Di studiare non si finisce mai”. E adesso, che si ritorna in teatro, si torna ad ammirare e apprezzare l’arte in tutte le sue forme, Giuseppe vuole fare qualcosa di nuovo: dar vita ad una sua compagnia di danza, che non sia solo danza, ma qualcosa di più. “Ho anche già il nome, si chiamerà GMC, Giuseppe Miraglia Concept, perché sarà molto concettuale, toccherà tutto, non solo il teatro, ma ogni forma d’arte che si approccia alla danza, quindi anche mostre d’arte, eventi”.

A lei si dedicherà in estate, quando avrà del tempo per mettere mano alle carte, alla burocrazia e alle leggi. Intanto il suo sogno é semplice: “ballare, ballare e ancora ballare, perché quando lo faccio tiro fuori ciò che ho dentro, mi fa stare bene e mi permette di esprimere chi sono. Questo è quello che voglio fare”.

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