Ats di termoli

Fuoriuscita dalla povertà estrema: all’Ambito un progetto di 134mila euro per i senza fissa dimora

Verranno garantiti, attraverso la metodologia dell'Housing First, da un lato un affiancamento dei nuclei nella ricerca di una situazione abitativa definitiva, dall'altro lato un accompagnamento alla frequenza di percorsi formativi nonché attività di supporto nella ricerca attiva del lavoro

Povertà estrema e cittadini senza fissa dimora: all’Ambito sociale di Termoli un importante finanziamento che consentirà di attivare un progetto inclusivo.

Dal 1 agosto l’Ambito Territoriale Sociale (ATS) di Termoli si arricchisce dunque di nuovi servizi rivolti all’utenza estremamente fragile. Attraverso il fondo europeo PON Inclusione l’Ambito di Termoli ha avuto infatti accesso ad un finanziamento di 134mila euro per un anno di progettazione, da destinare ai servizi per il contrasto della povertà estrema. Il servizio si rivolge ai cittadini attualmente ai margini della società o senza dimora per un accompagnamento e affiancamento in un processo di reinserimento nel tessuto socio-economico del paese.

Così vengono descritte le caratteristiche del progetto: “Il servizio prevede due aree di intervento – spiegano dall’Ambito coordinato dall’avvocato Antonio Russo -. Una prima area che riguarda il primo contatto con le famiglie e nuclei che si trovano o rischiano di trovarsi in condizioni di grave deprivazione. Questa area del progetto verrà gestita dall’Associazione FACED ETS, che quindi ripercorrerà per alcuni tratti l’importante sperimentazione attuata in passato con il Progetto La città invisibile. Verranno garantiti, attraverso la metodologia dell’Housing First, da un lato un affiancamento dei nuclei nella ricerca di una situazione abitativa definitiva per l’uscita dall’alloggio di emergenza precario, dall’altro lato un accompagnamento alla frequenza di percorsi formativi propedeutici all’esperienza lavorativa nonché attività di supporto nella ricerca attiva del lavoro. Il servizio si compone poi anche di servizi funzionali come servizi mensa, servizi per l’igiene personale (inclusa lavanderia), deposito bagagli, distribuzione beni essenziali, limitata accoglienza notturna.

Una seconda area riguarderà la presa in carico integrata e l’offerta di un percorso partecipato di accompagnamento funzionale allo stato di salute, economico, familiare e lavorativo della persona e delle famiglie. Questa area sarà gestita dalla Cooperativa ASSEL, già gestore dei servizi di welfare dell’Ambito. Inoltre, verrà garantito il Servizio per la Residenza Anagrafica dei cittadini senza dimora da cui normativamente discende la possibilità di fruire di servizi essenziali connessi ad ulteriori diritti fondamentali costituzionalmente garantiti quali, ad esempio, l’accesso ai servizi sanitari tra cui rientra quello per il medico di base.

Le due aree – concludono dall’Ats – avranno un coordinamento amministrativo che garantirà il loro funzionale legame e collegamento”.

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