Montenero di bisaccia

Folgorato mentre gioca al parco: due indagati come ‘atto dovuto’, giovedì l’autopsia del prof. Introna

L'autorità inquirente ha iscritto nel registro degli indagati il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune e il responsabile della ditta di manutenzione dell'impianto di illuminazione. "Si tratta di un atto dovuto - ribadiscono gli investigatori - per poter permettere tutti gli accertamenti successivi". A breve la nomina di un consulente tecnico che esaminerà il palo sottoposto a sequestro

La morte di Nicola, 14 anni compiuti domenica scorsa, è al centro di un lavoro attento e scrupoloso condotto dalla Procura di Larino che – su quanto accaduto la sera del 28 giugno scorso durante la festa di San Paolo – sta seguendo passo dopo passo l’evoluzione delle indagini condotte dai Carabinieri e dal Nucleo scientifico del comando dei Vigili del fuoco.

Il fascicolo aperto dalla magistratura subito dopo la folgorazione è passato dall’ipotesi di lesioni gravissime a quella di omicidio colposo. E per ricostruire i fatti e accertare eventuali riscontri si è proceduto in queste ore (e obbligatoriamente) all’iscrizione nel registro degli indagati di due persone: il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune e il titolare della ditta che si occupa della manutenzione della pubblica illuminazione.

Parchetto don nino bambino folgorato montenero

Un atto dovuto“, ribadiscono gli inquirenti: un passaggio imprescindibile per poter consentire accertamenti tecnici irripetibili. Tant’è che giovedì prossimo sarà eseguita l’autopsia e contestualmente sarà nominato anche un consulente tecnico (da parte della Procura) chiamato ad esaminare, scomporre e controllare il palo della luce del parchetto “Don Nino Zappitelli”, dove il ragazzo si è appoggiato con le spalle, rimanendo folgorato.

L’avviso di garanzia alle due persone momentaneamente indagate dà loro la possibilità di nominare un avvocato che assista allo svolgimento dell’autopsia e un tecnico che segua, con il consulente della Procura, gli esami sul palo sottoposto a sequestro dai carabinieri.

I primi riscontri sul corpo dicono che il ragazzo sia stato colpito da una scarica elettrica alle spalle ma gli accertamenti potranno fornire altri elementi per stabilire una serie di circostanze ancora poco chiare. Nell’immediatezza dell’incidente, infatti, sono subito stati eseguiti i primi controlli sull’impianto di illuminazione che hanno dato tutti esito negativo: nessuna anomalia è stata riscontrata sui sei pali che da circa dieci anni diffondono luce nella villa dedicata a “Don Nino” e che, periodicamente, vengono sottoposti a manutenzione.

Giovedì a Foggia si svolgerà l’autopsia e nelle prossime ore sarà conferito l’incarito al professor Francesco Introna, direttore dell’Istituto di Medicina Legale di Bari, già consulente in casi di cronaca di rilievo come l’omicidio Cucchi. La documentazione relativa alla certificazione di morte del giovanissimo molisano, ultimata ieri pomeriggio dalla commissione medica che ha dichiarato la morte cerebrale, è arrivata negli uffici giudiziari di Larino.

I carabinieri in questi giorni hanno anche riascoltato alcune delle persone che quella sera hanno assistito alla drammatica scena per fare chiarezza su specifici aspetti. Le indagini sono in corso e l’area dell’incidente continua ad essere sottoposta a sequestro giudiziario.

Sono ore difficili e tragiche per l’intera comunità di Montenero e in modo particolare per l’Amministrazione comunale che si ritrova al centro di una vicenda ancora fitta di buchi neri, sulla quale solo indagini e verifiche di tipo tecnico potranno fare luce. “Non è un lavoro breve, non possiamo tralasciare nulla e fare quanto dobbiamo” il commento della Procura di Larino. Intanto a Montenero di Bisaccia il giorno dei funerali di Nicola, che a questo punto potrebbero essere celebrati venerdì o sabato, sarà lutto cittadino.

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