Campomarino

Violento e già allontanato per maltrattamenti va a casa della ex: 48enne arrestato

L'uomo originario di San Severo ma residente nel centro molisano si era intrufolato in casa con una copia delle chiavi violando le disposizioni del giudice. Ora è ai domiciliari

I Carabinieri della stazione di Campomarino, dipendente dalla compagnia di Termoli, hanno arrestato in flagranza di reato un 48enne originario di San Severo, ma dimorante proprio a Campomarino, per aver violato le disposizioni del giudice che gli aveva vietato di allontanarsi da casa e avvicinarsi alla ex compagna.

I militari sono intervenuti grazie a una telefonata giunta alla centrale operativa dell’Arma di Termoli e hanno sorpreso l’uomo all’interno dell’abitazione di una 44enne residente nel centro di Campomarino. Il 48enne si era introdotto in casa utilizzando senza permesso una copia delle chiavi di cui era già in possesso, con la pretesa di parlare con l’ex partner.

I carabinieri hanno accertato che in quel modo l’uomo ha violato palesemente un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, provvedimento che era stato emesso lo scorso 3 febbraio dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Larino a causa di precedenti relativi al reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi di cui il 44enne è accusato per fatti avvenuti fra il 14 dicembre 2021 e il 2 gennaio 2022, sempre nei confronti dell’ex convivente.

A quel punto i carabinieri lo hanno arrestato in flagranza di reato e trasferito nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Nella successiva udienza l’arresto è stato convalidato poiché eseguito legittimamente, tuttavia il l’indagato è stato rimesso in libertà. A distanza di soli tre giorni però, il 48enne è stato nuovamente arrestato e trasferito ai domiciliari nella sua abitazione, sulla base degli accertamenti svolti dai carabinieri di Campomarino a cui è seguita la richiesta parte del Pubblico Ministero accolta dal competente Gip a causa della pericolosità dell’uomo e quindi alle esigenze cautelari e suo carico.

“Positivo – si legge in una nota dei carabinieri – è stato fortunatamente l’epilogo di questa vicenda che, grazie al perentorio e puntuale intervento dell’Arma sotto la costante ed attenta direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino, ha permesso di rompere la catena di omertà e violenza che caratterizza in particolare i reati commessi all’interno delle mura domestiche, evitando che da ciò potessero scaturire – come purtroppo spesso accade ben più gravi conseguenze”.

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