Ciao fabri'

Colori e un mare di amici per l’addio a Fabrizio, il ragazzo dal cuore grande

Il vescovo Gianfranco De Luca nell'omelia a San Francesco si appella alla speranza dell'amore. In chiesa tutti i dipendenti di Gran Riparmio con la t-shirt di servizio, omaggio al trentenne deceduto sabato pomeriggio sulla Statale 16

I palloncini di questo funerale non sono bianchi ma verdi, lilla, gialli, blu intenso, rosa acceso. Tanti colori come le espressioni e i sorrisi del protagonista della celebrazione che si svolge nella chiesa di San Francesco a Termoli, piena dentro e fuori, sul piazzale. Le foto format gigante di Fabrizio Caputo con l’inconfondibile sorriso aperto campeggiano sugli striscioni realizzati dagli amici. “Ciao Fabri, nulla può separare i veri amici”. Omaggio a un ragazzo di trenta anni immortalato nel suo quotidiano: mentre festeggia un istante felice, mentre viaggia, mentre fa il bagnino, mentre fa una scampagnata, mentre beve un drink, mentre è innamorato della sua donna. E della vita. Rappresentato con i colori e la solarità che lo hanno caratterizzato, secondo le testimonianze univoche di quanti lo hanno conosciuto e amato.

Fabrizio Caputo funerali
Fabrizio Caputo funerali
Fabrizio Caputo funerali
Fabrizio Caputo funerali

Un ragazzo “dal cuore grande”, “sempre disponibile”, sempre pronto a fare qualcosa di più. “E generoso, generoso sopra ogni cosa”. Il ricordo del mare di giovani – e non solo – che affolla la chiesa francescana davanti all’ospedale di Termoli per salutare quell’amico andato via improvvisamente in un caldo pomeriggio, mentre guidava per l’ultima volta lo scooterone Beverly come aveva fatto mille altre volte lungo la Statale 16.

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Alla presenza di una distesa di ragazzi, fra cui i tanti dipendenti di Gran Risparmio, la catena della distruzione alimentare gestita a Termoli dalla famiglia Caputo (Fabrizio era responsabile del punto vendita su via Corsica) che indossano la t-shirt di servizio, un omaggio al loro “boss”, il vescovo della diocesi di Termoli-Larino Gianfranco De Luca trova le parole giuste per infondere speranza nell’ora più tragica per una famiglia, quando la sofferenza per la perdita dell’unico figlio è indicibile. La missione della fede, il dovere di aprire uno spiraglio nelle tenebre fitte anche quando tutto sembra nero coincide col messaggio dell’amore cristiano che sopravvive alla morte. Una declinazione laica del medesimo messaggio è incisa a caratteri cubitali sul manifesto gigante all’ingresso della chiesa: “Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta”.

Fabrizio Caputo funerali

All’uscita della celebrazione eucaristica un applauso misto a singhiozzi, lacrime e abbracci saluta la bara adornata di fiori semplici e puliti, mentre grappoli di palloncini colorati vengono liberati in alto. Un bambino insegue il volo con lo sguardo fino a quando spariscono alla vista e domanda al padre dove siano andati a finire. “Sono da qualche parte anche se non puoi vederli più” sussurra lui, occhi lucidi. Ed è in qualche modo una risposta all’enorme interrogativo di una vita spezzata nel fiore degli anni.

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