Il miracolo non si avvera: anche il Coni conferma l’esclusione del Campobasso calcio dalla serie C. Le motivazioni della decisione presa dal Collegio di Garanzia dello Sport sono state ufficializzate intorno alle 19 di oggi (18 luglio) con un comunicato stampa diramato al termine delle udienze in cui sono stati valutati i ricorsi presentati dal club rossoblù e dal Teramo, entrambe escluse in primo grado dalla commissione di garanzia Covisoc.
La Sezione sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche, presieduta dal presidente Raffaele Squitieri, ha respinto “il ricorso presentato, in data 11 luglio 2022, da parte della società S.S. Città di Campobasso s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) avverso la delibera del Consiglio Federale FIGC, pubblicata l’8 luglio 2022, che ha respinto il ricorso proposto alla Co.Vi.So.C. dalla società di Campobasso e non ha concesso alla stessa la licenza nazionale 2022/2023, con conseguente non ammissione della società medesima al Campionato di Serie C 2022/2023, nonché avverso ogni atto presupposto e precedente, anche se non conosciuto, tra cui la decisione Co.Vi.So.C dell’1 luglio 2021, oltre a tutti i documenti analizzati durante l’istruttoria, non conosciuti e conosciuti, tra cui il parere contrario espresso dalla Co.Vi.So.C. nella riunione del 7 luglio 2022, anche previo eventuale accertamento di illegittimità ed annullamento del Manuale delle Licenze Nazionali, nonché di tutte le norme federali, nella parte in cui non consentono l’iscrizione di un club al campionato di riferimento allorquando non risulti oggettivamente possibile regolarizzare la posizione fiscale della società nei termini richiesti dal Sistema di Licenze Nazionali stesso”.
I giudici insomma hanno tenuto in considerazione i conti non in ordine e in particolare l’Iva non pagata nel secondo trimestre del 2021, nel terzo trimestre del 2020 e nel secondo trimestre del 2019.
Oltre al danno, la beffa: il Coni ha disposto che la società di Mario Gesuè debba pagare le spese di soccombenza di 2mila euro a favore della Figc contro cui aveva presentato ricorso per l’esclusione.
La decisione è stata una doccia gelata per tutta la tifoseria rossoblù che ha atteso con trepidazione il verdetto dei giudici: si sperava che il Campobasso seguisse lo stesso destino della Paganese, formazione campana riammessa nel luglio 2021 dopo una prima esclusione dal torneo. In serata un gruppo di supporters ha manifestato il proprio malcontento con uno striscione di contestazione affisso al palazzo sede del club: ‘Via dalla nostra città’ il messaggio espresso nei confronti del patron e di tutto il sodalizio.
E invece finisce nel peggior modo possibile. A nulla è valsa la documentazione presentata dal club del capoluogo che era convinto di far valere le sue ragioni al Coni e che ora invece dovrà prepararsi per un’altra battaglia in Tribunale: questa volta davanti ai giudici amministrativi del Tar. Lo conferma il sodalizio in una stringatissima nota inviata in serata nelle redazioni: “Il Campobasso, preso atto della decisione del Collegio di Garanzia del Coni, comunica che la società si rivolgerà al Tar del Lazio”.
Per uno strano scherzo del destino domani – 19 luglio – sarebbe dovuto iniziare il ritiro della squadra guidata da mister Prosperi: la società aveva convocato i propri tesserati a Selvapiana.
commenta