La notizia si è diffusa nel tardo pomeriggio, accompagnata da sgomento e dolore. Un dolore sincero, perché Paolo Carfagnini è stato, fino all’ultimo giorno, un medico degno di questo nome anzi, come amava definirsi, un dottore.
Il dottor Carfagnini è stato negli anni sempre presente per i suoi pazienti e i tantissimi cittadini che si recavano giornalmente nella Casa della Salute all’ex ospedale Vietri di Larino, dove gestiva l’ambulatorio chirurgico e dove riceveva i suoi pazienti, che non si fidavano di altri se non di lui. Sempre disponibile, sempre pronto a impiegare la sua energia e il suo tempo per il bene e per la salute dei cittadini, senza risparmiarsi nemmeno quando le condizioni di salute non glielo avrebbero consentito.
È stato stroncato oggi, 15 luglio, da un infarto, lui che già in passato aveva avuto problemi cardiaci tanto da essere stato costretto a lasciare il Pronto Soccorso ospedaliero per ripiegare su una attività meno stressante. Ma non esiste un riparo dallo stress e dalla fatica per chi interpreta il lavoro del medico come una missione. Il dottor Carfagnini è tra questi e lascia un enorme vuoto anche tra i giornalisti che hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo dal punto di vista professionale e umano, soprattutto per l’impegno nella campagna vaccinale che nel centro frentano ha registrato una partecipazione larghissima e una organizzazione impeccabile anche grazie alle sue doti.
Sentito il cordoglio espresso sui social da parte dei tanti che hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzare le sue qualità professionali, oltre che umane. “Il Vietri perde un valoroso medico”, scrivono dal Comitato Basso Molise per il bene comune.
Tutta la redazione di Primonumero si associa al dolore per questa scomparsa che è una perdita importante per la sanità molisana e per tutta la comunità.
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