Sanità & politica

118 senza medici e interventi di emergenza più lunghi, Primiani (M5S) interroga Toma

Il consigliere regionale si prepara a dare battaglia in Aula portando all'attenzione del governatore-commissario ad acta alla sanità i recenti problemi sulle postazioni demedicalizzate e sulle falle della rete regionale dell'emergenza-urgenza

Il presidente della Regione nonchè commissario alla sanità Donato Toma dovrà chiarire in Consiglio regionale “quali sono i motivi e i criteri seguiti per decidere di demedicalizzare le postazioni del 118 a partire dalla Montegrappa e quali provvedimenti intende adottare per risolvere la carenza dei medici in queste postazioni”. Parole del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Angelo Primiani che lunedì prossimo (11 luglio) presenterà in Aula un’apposita interrogazione.

“Nel Molise carente di personale medico, con i contagi in crescita e con una viabilità disastrata – argomenta l’esponente dell’opposizione – il commissario alla Sanità e il direttore generale Asrem, in pochi giorni, hanno tagliato le Usca e stanno sottraendo medici alle principali postazioni del 118. L’ultima di queste postazioni a rischio demedicalizzazione sarebbe addirittura quella di Montegrappa a Campobasso: la sede che effettua più interventi di assistenza in Molise. Una decisione che se confermata, sarebbe al limite della follia soprattutto se aggiungiamo che, come abbiamo denunciato tempo fa, corrono lo stesso rischio anche le postazioni 118 di Sant’Elia a Pianisi, Cerro al Volturno e Castelmauro.
A questo aggiungiamo che in Molise il servizio d’emergenza è già soggetto a gravi criticità che in molti casi possono compromettere i livelli minimi di assistenza.
Di fronte a scelte che minano il diritto alla salute dei molisani, non siamo mai restati in silenzio e non lo faremo neanche questa volta”.

Angelo Primiani M5S Consiglio regionale

In Consiglio regionale Primiani evidenzierà anche “le falle della rete regionale dell’emergenza-urgenza, attraverso una interrogazione che vuole essere anche una denuncia di poca chiarezza; della mancata trasparenza che invece dovrebbe sorreggere qualsiasi decisione che incide sulla salute dei cittadini.
Sottrarre medici alle postazioni di 118 sarebbe una scelta scellerata anche visti i tempi d’intervento aumentati negli anni. Non lo dico io, non lo dice il MoVimento 5 Stelle: già a novembre 2021 lo ha certificato il Tavolo tecnico che segue da anni la nostra sanità commissariata.
In Molise il tempo medio che intercorre tra una chiamata di soccorso e l’arrivo del primo mezzo disponibile è salita da 20 a quasi 30 minuti. Questo aspetto è fondamentale per comprendere quanto sia determinante la presenza di un medico nei punti di primo intervento per le patologie tempo-dipendenti. E se il problema è la carenza di personale, una soluzione può essere quella di rispettare l’accordo collettivo nazionale che impone alle aziende e alle Regioni di organizzare uno o più corsi per formare medici dell’emergenza sanitaria territoriale. In Molise, infatti, l’ultima formazione risale al 2019, è stata sospesa causa pandemia e non è mai più ripresa”.

Il governatore-commissario ad acta Toma dovrà quindi anche spiegare perché “sono aumentati i tempi d’intervento e cosa stanno facendo la struttura commissariale e l’azienda sanitaria per rispettare gli standard temporali.
Quanto sta accadendo sulla gestione del comparto sanitario è grave. Ed è altrettanto grave il fatto che contro certe decisioni non si pronunci l’intero Consiglio regionale”.

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