Operazione della penitenziaria

Telefonini nel doppio fondo di una pentola, sequestri al carcere di Larino

L'operazione condotta dagli agenti della polizia penitenziaria è stata confermata dal Sappe che coglie l'occasione per ribadire che è "urgente e non più differibile trovare soluzioni al personale di Polizia Penitenziaria che opera, sotto organico e con mille difficoltà, nel carcere frentano"

Due telefoni cellulari, perfettamente funzionanti, ed altrettanti carica-batterie sono stati sequestrati nella Casa circondariale di Larino dagli agenti della polizia penitenziaria.

E’ il bilancio di una perquisizione condotta al Penitenziario frentano durante la quale gli agenti hanno esaminato tutte le celle e tutti gli spazi in comune dei detenuti e i telefonini sono stati trovati nel doppio fondo di una pentola all’interno della sezione “Alta sicurezza”.

A confermare la notizia è Matteo del Re, segretario regionale per il Molise del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe che spiega: “La pur significativa carenza organica del penitenziario di Larino viene colmata dalla grande professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, che hanno posto in essere questa operazione di polizia che ha portato frutti, assicurando alla legge la punibilità dei reclusi che continuano a commettere reati anche nelle condizioni di detenzione. Il rinvenimento è avvenuto – prosegue Del Re – grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità del personale di polizia penitenziaria in servizio”.

Sulla questione relativa all’utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite “è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e – spiega ancora Del Re –  la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo”

Il Sappe ha dunque espresso il proprio apprezzamento al personale in servizio. I telefonini invece sono stati sequestrati e l’esito del servizio è stato segnalato alla Procura per le successivi indagini. Infine per  il Sappe “E’ urgente e non più differibile trovare soluzioni al personale di Polizia Penitenziaria che opera, sotto organico e con mille difficoltà, nel carcere di Larino e nonostante tutto garantisce al meglio i compiti di sicurezza”.

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