I dati

Siccità, le riserve di acqua ci sono: dighe a livelli più alti del 2021, ma l’estate è iniziata prima

Le precipitazioni sono state in proporzione molto di più sulla costa che nell'area matesina: questo e la stagione secca arrivata in anticipo fanno temere per la tenuta idrica della regione ma al momento sia sul Liscione che a Occhito i numeri sono migliori rispetto al 2021

La buona notizia è che i principali bacini idrici del Molise al momento non sono in sofferenza. Ma è chiaro che se dovesse continuare con questo caldo e soprattutto se la siccità dovesse proseguire così, i problemi potrebbero arrivare anche da noi, come già sta accadendo al centro Nord Italia che in queste settimane è già in emergenza idrica.

Se infatti il livello delle dighe appare confortante, quello delle precipitazioni dell’anno in corso in Molise non lascia affatto tranquilli, soprattutto a monte, nelle aree dove più servirebbe acqua da riversare a valle. Prendiamo l’area del Matese: secondo i dati pluviometrici sviluppati dall’esperto meteorologo Gianfranco Spensieri, fra gennaio e aprile 2022 sono caduti 126,60 mm di pioggia. Ma nello stesso periodo del 2021 era arrivata più del doppio di acqua da cielo, ben 306,60 mm.

Nell’area del Molise centrale i dati dello stesso periodo delle due annate sono molto simili: 295,50 mm nel 2021 e 270 mm nel 2022. In controtendenza invece il Basso Molise, o meglio l’area del Molise orientale identificabile con la zona di Ururi, notoriamente una delle più calde dell’intera regione: 180 mm nei primi quattro mesi del 2021 e 295 mm nell’identico periodo dell’anno in corso. Quindi in Basso Molise ha piovuto molto di più quest’anno che l’anno scorso, ma nell’area matesina è tutto il contrario e questo alla lunga potrebbe essere un problema.

“Trattasi chiaramente di dati parziali, fino ad aprile – fa notare Spensieri -. Se il Basso Molise è in surplus, non così le aree del Molise centrale soprattutto del Matese dove invece dovrebbe cadere la pioggia per arrivare a valle”.

Corso Campobasso meteo pioggia

Ma come stanno le nostre riserve? “Rispetto al 2021 per noi è cambiato poco. La diga è a 116,60 metri sul livello del mare (dato di metà giugno, ndr), un metro in più dell’anno scorso” commenta Giuseppe Santone, presidente di Molise Acque, l’Azienda speciale regionale che gestisce l’invaso del Liscione. “È un discorso legato alle precipitazioni – prosegue -. L’anno scorso abbiamo avuto una grossa crisi da aprile fino alla fine di luglio, mentre quest’anno da aprile fino a pochi giorni fa abbiamo avuto delle precipitazioni”.

Anche la diga di Occhito, al confine fra Molise e Puglia, fa segnare valori simili a quelli di un anno fa, dopo che a fine 2020 era apparso in forte difficoltà. Secondo il sito del Consorzio di bonifica della Capitanata, ente gestore dell’invaso, l’acqua è a 190 metri sopra il livello del mare, di pochissimo più alto rispetto alla stessa data (24 giugno) del 2021. Anche la disponibilità di metri cubi è variata con un leggero ma importante aumento.

Il periodo più caldo e quindi più secco dell’anno sembra però essere arrivato in largo anticipo. L’acquedotto Molisano Centrale resta intanto una grande incompiuta. Dopo aver collegato gran parte del Basso Molise, continuano a mancare i collegamenti con l’area costiera più a nord, cioè Montenero di Bisaccia e marina di Petacciato. “Non abbiamo avuto altre consegne in questi mesi” fa sapere Santone. L’opera è infatti sotto la gestione commissariale del Provveditorato per le opere pubbliche e non è ancora stata completata. Anche per questo motivo la portata idrica non riesce a soddisfare il fabbisogno costiero d’estate, quando all’acqua di sorgente del Matese bisogna aggiungere quella potabilizzata del Liscione.

“Sicuramente forniremo d’acqua anche dal Liscione nei mesi estivi ai paesi del Basso Molise, anche perché aumentano i consumi per la presenza di turisti sulla costa – dichiara Santone -. Spesso però non se ne fa un uso corretto, ancora oggi facciamo fatica a capire che l’acqua non è illimitata ma è legata alle precipitazioni”.

Al momento però non ci sono stati disagi ma come detto l’estate è ancora lunga. “Anche l’anno scorso è stata meteorologicamente molto lunga ma a parte qualche evento occasionale non ci sono stati disagi. È stato importante collegare il Molisano Centrale con l’acquedotto Molisano Sinistro”.

Per la diga invece è a buon punto l’iter per l’aggiudicazione dell’appalto che consentirà di riparare i danni provocati dall’alluvione del 2003 e quindi ampliare la portata dell’invaso che sorge ai piedi di Guardialfiera.

All’orizzonte però ci potrebbe essere una questione ancora più grande, quella relativa all’acqua che dal Liscione potrebbe finire alla Puglia, come ipotizzato da più parti, con inevitabili polemiche politiche. “Credo sia veramente prematuro fare previsioni. Dovremmo capire i numeri, solo allora – dice Santone – ci si potrà ragionare”.

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