Campobasso

Scoperto mentre lavora su un palazzo di sei piani lascia l’opera incompiuta: l’ultima provocazione di Blu

In via Liguria l'ultimo lavoro dello street artist Blu ispirato al gruppo scultoreo del Laocoonte custodito nei Musei Vaticani. L'opera è rimasta volutamente incompiuta dopo il viavai di curiosi, ma nelle prossime settimane sarà terminata.

Dai primi giorni di giugno lo street artist Blu era a Campobasso per realizzare una nuova, gigantesca, opera muraria in via Liguria. Sulla facciata laterale di una palazzina in stile sovietico, nel quartiere popolare di San Giovanni dei Gelsi, c’era già un lavoro realizzato anni fa dal writer Peeta che è stato quasi completamente coperto dal Laocoonte di Blu. Scriviamo quasi perché il ‘pezzo’ non è ancora terminato: il viavai di curiosi armati di fotocamera hanno spinto l’artista marchigiano a fermarsi per un po’ di giorni.

Nino Carpenito, il presidente dei Malatesta (l’associazione che promuove da anni il festival sulla street art a Campobasso, Draw the line) rassicura che Blu “tornerà presto per terminare”.

Sempre a scanso di equivoci diciamo pure subito che aver coperto il lavoro di un altro artista non è un gesto irriguardoso bensì una necessità legata al deterioramento del dipinto di Peeta.

Quello che stavolta Blu intende veicolare col suo murale è ispirato all’opera scultorea del Laocoonte che si trova nei musei vaticani di Roma. Una serie di statue in marmo dalle origini controverse e molto affascinanti rinvenute durante uno scavo archeologico a Roma nel 1506. “Il gruppo – come possiamo leggere sul sito internet dei musei vaticani – rappresenta il sacerdote troiano Laocoonte e i suoi figli soffocati dai serpenti mandati dalla dea Atena. La leggenda narra che Laocoonte infatti cercò di opporsi all’ingresso del cavallo di legno dentro le mura della città durante la guerra di Troia. Atena che parteggiava per i greci, decide pertanto di ucciderlo inviando il serpente”.

Nessuno conosce il bozzetto conclusivo dell’opera di Blu che ha già lasciato diversi segni del suo passaggio a Campobasso dove grazie al progetto artistico Draw the line oggi c’è un vero e proprio patrimonio culturale all’aperto da visitare in diversi quartieri del capoluogo.

“Patrimonio che – come scrivono dalla pagina dei Malatesta – esce fuori dai confini nazionali con l’iniziativa Interreg @Excover che mira a farne una leva per uno sviluppo territoriale sostenibile e a dare maggiore visibilità alle potenzialità dei piccoli centri con rilevanti asset locali ma con scarsi flussi turistici. Noi continuiamo a lavorare a testa bassa convinti che anche la nostra città può cambiare”.

Laocoonte Blu via Liguria
Laocoonte Blu via Liguria

Tra le altre iniziative imminenti il tradizionale campeggio dei Malatesta (8,9 e 10 luglio) sulle sponde del lago di Castel San Vincenzo il cui ricavato permetterà anche di autofinanziarsi per portare avanti le attività dell’associazione.

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