L'incontro sul pos 2022-2024

Sanità, le proposte di Cittadinanzattiva per riformare il sistema. “La prevenzione al centro”

Lo scorso 3 giugno la struttura commissariale del Molise ha incontrato Cittadinanzattiva per parlare di riforma della sanità. Un confronto per “illustrare le linee sulle quali si sta impostando il Programma operativo 2022-2024 e ascoltare dalla voce degli attori – istituzioni, sindacati, ordini professionali, comitati, associazioni – e dunque le esigenze del territorio”, scrivono dalla Regione Molise.

In questo senso va letto l’incontro tra il commissario Donato Toma, il subcommissario Giacomo Papa e il dg Salute Lolita Gallo con rappresentanti di Cittadinanzattiva, “alla quale sono state ribadite – scrivono da via Genova – le proposte programmatiche già espresse nelle precedenti riunioni: intangibilità dell’attuale rete ospedaliera con il rafforzamento degli organici del personale, un’integrazione più funzionale tra pubblico e privato, l’acquisizione di 23 grandi apparecchiature da distribuire nelle Strutture sanitarie pubbliche regionali, la digitalizzazione ospedaliera, l’intervento per la sicurezza e la sostenibilità sull’ospedale di Termoli, la costruzione di un nuovo ospedale a Isernia, una diversa architettura dell’assistenza territoriale e domiciliare attraverso le Case della comunità, le Centrali operative territoriali, gli Ospedali di comunità, la telemedicina.
Tutto ciò nell’attuale vigenza del DM 70, che non consente ulteriori spazi di manovra, ma alla cui revisione si sta lavorando”.

Cittadinanzattiva ha ribadito in modo particolare il concetto di Salute di Comunità. “La missione 6 del PNRR prevede la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale, finalizzata alla creazione e al potenziamento di strutture di prossimità, e in particolare a febbraio 2022 sono stati resi noti i nuovi standard per l’assistenza sanitaria sul territorio”. Su questa tematica Cittadinanzattiva si è voluta soffermare, portando a conoscenza le istanze dei cittadini raccolte nel rapporto civico sulla salute 2022, presentato il 5 maggio. Il Rapporto evidenzia le criticità che i cittadini ancora oggi incontrano ogni qualvolta entrano in contatto con i servizi sanitari. Le segnalazioni più ricorrenti riguardano il tema dell’accesso alle prestazioni e l’Assistenza territoriale, due settori che, senza un intervento sistemico negli anni, ha provocato ripercussioni sul SSN. Inappropriati accessi al Pronto soccorso, lunghe liste di attesa, ricorso alla sanità privata, rinuncia alla cure, difficoltà di accesso alle prestazioni per la difficoltà di contattare il CUP. Ma non solo, “anche il tema della Prevenzione, la Salute mentale, dei malati cronici e rari, delle categorie fragili, dovranno essere attenzionati”.

L’associazione ha dato alcuni dati. In primis ha ricordato come l’Italia sia al secondo posto in Europa per aspettativa di vita e tra i primi Paesi per rapporto negativo tra popolazione anziana e popolazione giovane. Nel 2050 1 cittadino su 8 avrà più di 80 anni.

E ancora. “75.887 è la popolazione di 65 anni e oltre residente nel Molise e sono circa 129.222 i malati cronici. Dunque le proposte di Cittadinanzattiva come sfide del cambiamento del SSR parlano di “luoghi vs servizi, cioè chiedono di invertire il paradigma che vede il cittadino dover andare in cerca dei servizi a favore di un modello in grado di rispondere alla molteplicità delle richieste; la prevenzione anche per costruire generazioni consapevoli del proprio ruolo nel percorso di salute collettiva; la gestione della salute mentale; il rapporto tra ospedale e territorio – un ospedale come momento di passaggio e il percorso di prevenzione al centro dell’iniziativa territoriale, l’integrazione socio-sanitaria e risposte personalizzate alle diverse esigenze di salute, l’implementazione delle nuove tecnologie e la digitalizzazione dei sistemi per semplificare l’accesso alle cure e programmare servizi efficaci, in particolare modo con il Fascicolo sanitario elettronico – implementazione da parte dei MMG e ASREM, e ancora un modello di salute di iniziativa che parte dal territorio quale primaria risposta, incentrata sulla prevenzione e sulla costruzione di un percorso di benessere”.

Nelle prossime settimane sarà possibile visionare la bozza del Piano operativo ed eventualmente avanzare osservazioni prima della stesura del documento finale che verrà presentato al Tavolo ministeriale.

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