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Progetti tipografici: dal formato di stampa alla grammatura della carta, tutti gli aspetti da valutare

I progetti tipografici rivestono un’elevata importanza per molte realtà professionali. Infatti, sebbene gli investimenti nel settore digitale siano sempre più diffusi, per molte aziende la possibilità di stampare su carta è ancora oggi una risorsa insostituibile.

Ciò è dovuto al fatto che la stampa su carta rappresenta un modo estremamente efficace per presentare progetti creativi e brochure, oltre a essere anche un’ottima risorsa in ambito promozionale.

Tuttavia, pur restando uno dei processi più importanti dal punto di vista comunicativo, oggi la stampa tradizionale è chiamata a competere e confrontarsi con le nuove tecnologie. È anche per questo che i progetti tipografici più attuali si avvalgono soprattutto di processi digitali, che conferiscono ai risultati un elevato valore attrattivo.

Questi processi conducono inoltre a progetti tipografici impeccabili, nei quali ogni dettaglio, dalla forma alla qualità delle immagini, fino all’estetica dei supporti cartacei, non è mai lasciato al caso.

L’importanza dei formati di stampa nei progetti tipografici

Qualunque sia il progetto tipografico, non si può prescindere dalla valutazione del formato di stampa, che rappresenta una delle fasi più importanti nella definizione del lavoro.

La scelta di questo parametro è infatti strettamente dipendente dal risultato che si intende ottenere, poiché permette di definire in maniera univoca le dimensioni e l’effetto finale del progetto.

Non a caso, sono proprio le caratteristiche dei diversi formati di stampa a dare forma sia alla produzione di piccoli prodotti, come cartoline, dépliant o fotografie, sia a quella di progetti tipografici più voluminosi, come calendari, poster, locandine o tavole tecniche.

A supportare questa moltitudine di opzioni, la presenza di numerosi formati di carta, definiti dagli standard ISO 216 e 269 in base alla misura e al tipo di progetto tipografico a cui sono destinati.

I formati sono di tre tipi, A, B e C: quello indicato con la lettera A parte dalla dimensione massima A0 e, attraverso un dimezzamento progressivo del lato maggiore, permette di ricavare diversi formati più piccoli, che vanno dall’A1 all’A10.

Si tratta della soluzione attualmente più adoperata in Europa, con l’A4 che rappresenta il supporto maggiormente diffuso in ufficio e l’A0 il più richiesto per la produzione di progetti con macchine di stampa professionali.

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