Più posti letto e macchinari

Pnrr per la nuova sanità in Molise: firmato l’atto che impegna 22 milioni di euro

Sarà l'Asrem ad attuare gli investimenti per gli ospedali di comunità, digitalizzazione e l'acquisto di nuove apparecchiature sulla base dei decreti del commissario ad acta

Le linee di investimento del Pnrr previste in ambito sanitario sono state ratificate oggi nella delibera numero 684 firmata dal direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano.  E sono 6.122.447,88  euro le risorse destinate agli Ospedali di Comunità, 8.878.222,89 di euro per la digitalizzazione e 7.280.539,50 euro per le grandi apparecchiature sanitarie.

Numeri che raccontano del piano di potenziamento della sanità che “passa attraverso le strutture, la valorizzazione del territorio e dell’azione di quest’ultimo da argine nei confronti dei ricoveri non necessari. Passa, soprattutto, attraverso la dotazione di alta tecnologia che in Molise ormai da anni non veniva più contemplata” ha ribadito in una nota il manager dell’Asrem.

La delibera traduce in azioni i decreti del commissario ad Acta per la Sanità, Donato Toma, che hanno definito la programmazione dei fondi Pnrr.  “Il Commissario ha ottenuto i fondi e ha deciso i progetti, adesso Asrem li sta traducendo in piani per l’attuazione” ha spiegato Florenzano.

Nelle schede tecniche allegate alla delibera vengono ridisegnati gli Ospedali di comunità di Venafro e Larino, sempre più al centro del sistema sanitario diffuso e di prossimità. Non solo. La rete “intermedia” quella che sta a metà tra il territorio e i presidi ospedalieri, dopo il Covid, è diventata la chiave di una sanità di qualità. Per questo motivo, in attuazione dei piani del Commissario, i due ospedali di comunità svolgeranno una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri impropri e di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei, tenendo conto dei bisogni assistenziali, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia più prossimi al domicilio. “Sono ospedali che entrano in gioco – spiega il direttore generale dell’Asrem –  quando un paziente, a seguito di un episodio di acuzie minore o per la riacutizzazione di patologie croniche, ha necessità di interventi sanitari a bassa intensità clinica, potenzialmente erogabili a domicilio, ma che necessitano di assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna”.

E quindi 3.061.223,94 euro a  Venafro, a cui verranno assegnati 20 posti letto; e 1.760.203,77 euro a Larino a parità di posti letto.

Sul fronte della digitalizzazione, verranno messi in sicurezza gli ospedali e le strutture sul territorio che potranno dialogare tra di loro. Attraverso software innovativi e con l’interoperatività di quello che c’è, si potrà intervenire da remoto. In questo modo sarà garantita la capillarità e la prontezza di risposta, sopperendo col digitale a possibili carenze riscontrare nel corso del tempo.

Importante è la dotazione di apparecchiature per gli ospedali: sono 23 le nuove attrezzature di cui saranno dotati il Cardarelli, il San Timoteo e il Veneziale, ma anche i due Ospedali di Comunità di Venafro e Larino e l’Ospedale di zona disagiata di Agnone.

Si tratta di apparecchi altamente tecnologici: sono Tac, mammografi, ecotomoografi, apparecchiature per i raggi di ultima generazione. Alla crescente richiesta di prevenzione e di assistenza, Asrem risponde anche attraverso la tecnologia avanzata che contribuisce ad accorciare i tempi e a migliorare le prestazioni del sistema sanitario.

“Ho già riunito la squadra che supporta la Direzione strategica – ha concluso Florenzano  –  per concordare modalità di lavoro, procedure snelle e revisione delle tempistiche di intervento così da lavorare al meglio agli interventi del Pnrr”.

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