Confronto per decidere

Pesca, il fronte dello sciopero scricchiola: barche in mare dalle Marche in su, incertezza a Termoli

Attesa nelle prossime ore la decisione della marineria di Termoli dopo un vertice interlocutorio a Civitanova nella giornata di venerdì

Lo sciopero dei pescatori della marineria di Termoli resta in bilico dopo che alcune marinerie adriatiche hanno già deciso di tornare in mare nelle prossime ore. Una decisione definitiva dovrebbe arrivare nelle prossime ore dopo l’ennesimo confronto interno fra armatori e pescatori della flottiglia termolese.

Ma qualcosa si è un po’ rotto il fronte unitario che aveva retto per circa due settimane durante le quali le marinerie italiane erano state compatte nel non uscire in mare a causa del prezzo esorbitante del gasolio. Ma già nel centro-nord da qualche giorno il pesce fresco è tornato nelle pescherie e sulle tavole e di recente nelle Marche qualcuno ha ripreso il largo, stanco di aspettare decisioni governative che non arrivano.

“Di sicuro tutti vorrebbero andare per mare e andare a provare se si riesce a lavorare con il gasolio a 1 euro e 30 – fa sapere Paola Marinucci dell’associazione Armatori Pesca Termoli -. C’è stata una forte discussione fra le parti che ha portato successivamente a un incontro con i soli rappresentanti delle marinerie presenti. Per Termoli ha partecipato l’armatore Lorenzo Di Palma.

Le marinerie da Chioggia a Fano non erano presenti, e ciò vuol dire che hanno intenzione di continuare ad uscire in mare come già dalla settimana scorsa. Ma il loro è un mercato con un bacino di utenza molto più ampio e ricco del nostro. Inoltre devono navigare poco per raggiungere le zone di pesca vista la conformazione dell’Adriatico Settentrionale. Quindi la nostra marineria di Termoli non può prenderla come riferimento.

Ad Ancona e Civitanova e San Benedetto la settimana scorsa hanno pescato per due giorni e vorrebbero continuare il tal modo”.

porto pescherecci  barche ormeggiate

Si rende quindi necessario ridiscutere ancora la posizione della marineria molisana. “Il proseguimento del fermo della marineria di Termoli – aggiunge Paola Marinucci – ed eventualmente il numero delle giornate da effettuare dipende molto dalla decisione che si prenderà a Pescara. E che si ripercuoterà sulla decisione che prenderà la marineria di Termoli.

Una proposta da tenere in considerazione tra Pescara, Termoli e Manfredonia è quella di restare fermi ancora lunedì e martedì ed attendere un eventuale decisione del MIPAAF sul cosiddetto fermo bellico e su altre misure allo studio; oppure di provare a pescare solo due giorni a settimana.

Però per la marineria di Termoli fare due giorni non è producente come per gli altri perché per raggiungere le zone di pesca sono necessarie diverse ore di navigazione”.

Probabile quindi un confronto della marineria di Termoli oggi 10 giugno alle 17 in attesa della decisione delle marinerie vicine abruzzesi per prendere una decisione interna senza valutare le intenzioni delle altre marinerie limitrofe.

Al momento resta confermata la fiaccolata silenziosa dal mercato ittico alla Cattedrale programmata per sabato 11 giugno alle 20 con la collaborazione della Diocesi di Termoli-Larino.

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