Torna lo scritto dopo 2 anni di covid

Penna, vocabolario e qualche mascherina: terminata la prima prova di maturità per 2497 studenti

Sono 2497 gli studenti molisani che questa mattina hanno affrontato le tracce di italiano, 1947 per la provincia di Campobasso e 550 per quella di Isernia. Alcuni hanno scelto di indossare la mascherina durante la prova nonostante non fosse obbligatoria, ma raccomandata dove non fosse stato rispettato il metro di distanza

Alle 8.30 di questa mattina è suonata la campanella e il via alla prima prova, quella di italiano per i 2497 studenti molisani ammessi, tra cui 2480 interni e 17 esterni. I candidati ammessi sono stati il 97.1% del totale mentre solo il 2.9% non è stato ammesso.

Per sei ore hanno prima letto e riflettuto sulle sette tracce proposte quest’anno, poi fatto la scelta e quindi messo su carta lo scritto consegnato allo scadere (per molti) della sesta ora a disposizione.

“Ho riletto il tema cento volte prima di consegnarlo – spiega Carmen studentessa del Liceo Classico – Ho scelto la traccia sull’iperconnessione anche se devo ammettere che tutte le tracce erano bellissime. Io mi sentivo addentro alla tematica che riguarda questa iperconnettività che caratterizza non più soltanto la mia generazione ma praticamente tutti, anche i nonni”.

Gli studenti sono entrati nelle aule o nei corridoi delle scuole, a seconda dell’organizzazione interna dei banchi. Muniti di penna, vocabolario e molti di mascherina (perché alcuni hanno scelto di indossarla durante la prova nonostante non fosse obbligatoria, ma raccomandata dove non si rispettasse il metro di distanza) sono apparsi sereni, tranquilli e riflessivi. Questa l’impressione di molti docenti.

“I ragazzi sono arrivati a scuola sereni nonostante l’emozione dell’esame che sarà certamente una pietra miliare” ha detto il Rettore del Liceo Scientifico Mario Pagano di Campobasso, Rossella Gianfagna, oggi di stanza a Termoli.

Al momento non si registrano criticità particolari tra le scuole. Sono 71 le commissioni al lavoro in tutta la regione: 55 per la provincia di Campobasso e 16 per quella di Isernia.

Le classi d’esame invece sono 142 sul territorio regionale e nello specifico 110 in provincia di Campobasso e 32 in provincia di Isernia. Infine 50 le sedi d’esame di cui 38 per l’area di Campobasso e 12 per quella di Isernia.

Non si ha ancora un quadro di eventuali assenze per covid, qualora dovesse verificarsi questa eventualità ci sarà la prova suppletiva il 6 luglio. In caso di positività agli orali, invece, si potrà sostenere la prova in videoconferenza.

Un passaggio sulle tracce che hanno molto colpito i giovani studenti molisani. Giovanni Pascoli è stato l’autore scelto nella sezione tipologia a – analisi e interpretazione di un testo letterario. La seconda proposta è la novella Nedda di Giovanni Verga. Il tema è quello delle leggi razziali, e il brano di un testo scritto da Colombo e Liliana Segre “La sola colpa di essere nati”.

La seconda proposta è stato sulla “Musicofilia”: si chiedeva al candidato un ragionamento sul potere che la musica esercita sugli esseri umani.

La terza proposta, il discorso pronunciato dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi alla Camera in occasione della pre-Cop26. Al centro del suo discorso, il tema del covid, dei cambiamenti climatici e dell’importanza della scienza.

Quanto alla  “riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità” la prima proposta ha riguardato la pandemia e i suoi effetti economici e sociali con chiaro riferimento alla Costituzione che ha colpito molti degli studenti i quali si sono cimentati non solo ad entrare in confidenza con il testo costituzionale ma soprattutto hanno liberato gran parte delle proprie riflessioni su quanto la pandemia ha causato finora e “quanto purtroppo vedremo a breve” dice Luca, studente del Liceo Scientifico Europeo di Campobasso all’uscita dalla scuola.

Ai maturandi che escono da due anni di Dad è stato proposto anche l’argomento dell’iperconnessione, altra traccia che ha appassionato molti di loro. Alessia, compagna di classe di Luca ammette: “Vivere in un mondo iperconnesso comporta una serie di responsabilità personali e collettive di cui spesso non ci rendiamo conto. Dovremmo pensarci tutti un po’ di più”.

Domani ci sarà il secondo scritto, non più a carattere nazionale, ma deciso dalle commissioni di ogni istituto per tenere conto dei programmi effettivamente svolti: al classico ci sarà una versione di latino, allo scientifico la prova di matematica.

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