Campobasso

Murales, due nuove opere in città: per Giulio Rivera gli studenti dell’artistico, l’altro è di Blu

Domani nella scuola allievi della Polizia di Campobasso sarà scoperto il primo dipinto murario realizzato dai ragazzi del "Manzù" ispirato al sacrificio di Giulio Rivera, l'agente ucciso nella strage di via Fani. In questi giorni è al lavoro in un quartiere del capoluogo anche lo street artist Blu che dovrebbe svelare la sua creazione proprio nella settimana di Corpus Domini

I ragazzi del liceo artistico di Campobasso hanno realizzato un dipinto sul muro della scuola allievi ispirato alla figura di Giulio Rivera, l’agente di polizia che faceva parte della scorta di Aldo Moro e che è stato ucciso dalle Brigate Rosse il 14 marzo del 1978 in quella che gli italiani conoscono come la strage di via Fani.

Il murale sarà inaugurato domani, 14 giugno, alle ore 11 e rientra in un progetto di ‘scuola lavoro’ proposto alla direzione della scuola che porta il nome di Rivera da alcune docenti del “Giacomo Manzù”.

Le mura in cemento grezzo che delimitano il piazzale destinato abitualmente all’attività di addestramento e utilizzato anche per manifestazioni della Polizia di Stato sono state decorate con questa opera che non sarà svelata prima di domani e i cui contenuti reali e ideali “rispecchiano il senso di appartenenza che caratterizza i poliziotti e il  cambiamento necessario che un giovane deve intraprendere per servire il Paese” come spiegano dalla Questura di via Tiberio.

“Il murales riproduce l’immagine di due giovani, in abiti civili, che, oltrepassando una porta immaginaria raffigurata dal logo della Polizia di Stato, ne escono indossando la divisa,  facendo simbolicamente ingresso in una nuova vita, ispirata a quella del giovane agente molisano Giulio Rivera.

Alla cerimonia di domani ci saranno gli studenti che hanno lavorato al dipinto e i frequentatori del 216esimo corso per allievi agenti nonché la famiglia Rivera. Tutto alla presenza del direttore dell’Ispettorato scuole del Dipartimento della Polizia di Stato Tiziana Terribile e del dirigente dell’Ufficio regionale scolastico Anna Paola Sabatini.

Quella dei ragazzi del liceo artistico, però, non è l’unica opera ancora da svelare in città.

Da alcuni giorni, infatti, è al lavoro in un quartiere di Campobasso uno dei più noti street artist italiani. Blu, il cui nome è noto nel capoluogo dove ci sono opere del writer più celebrato al mondo, sta per presentare la sua ultima creatura lavorando, come è nel suo stile, in incognito, anche per evitare clamore e attenzioni indesiderate.

Inevitabile, però, che ci sia già una certa curiosità attorno alla sua attività artistica che nel giro di pochi giorni sarà certamente soddisfatta, probabilmente proprio a cavallo del lungo weekend di Corpus Domini quando migliaia di persone arrivano a Campobasso.

Diverse sono state in questi anni le sue opere: si va da quella al Terminal degli autobus (2011) al pezzo in memoria dell’amico prematuramente scomparso Stefano Roccia (2015), passando per la Cuccagna di via Liguria fino all’ultima, geniale provocazione, di via Muricchio dove c’è la sua lettura dell’artista di Senigallia della pandemia.

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Non resta che aspettare che Blu sveli la sua ultima meraviglia.

 

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