Il riconoscimento all'artigianato italiano

Talenti in fuga: l’Italia li “snobba”, l’estero li premia. La stilista Valentina D’Angelo a Dubai vince il premio miglior designer 2022

Tra riconoscimenti sbagliati, scalette saltate e sfilate rimandate, Valentina D'Angelo ha ottenuto il premio di miglior designer 2022 a Dubai, dove ha fatto sfilare 12 abiti delle sue collezioni

La storia di questo premio “sembra quasi quella di un film”. Con il lieto fine, per fortuna. Tra riconoscimenti sbagliati, scalette saltate, sfilate rimandate. Eppure alla fine tutto è bene quel che finisce bene. Perchè Valentina D’Angelo, stilista, indossatrice, sarta, mente e corpo del suo atelier laboratoriale in un paese del Molise, il suo riconoscimento lo ha ricevuto, in mezzo a 26 altri stilisti provenienti da tutto il mondo, in uno dei luoghi più magici, moderni, brillanti e particolari del mondo: Dubai. E si è portata a casa il premio di Best Designer 2022 con il suo marchio “Blue Valentine”.

La sua storia da film a lieto fine inizia tra fine aprile e inizio maggio, quando la stilista 36enne con l’atelier a Ururi sbarca per la prima volta nella città degli Emirati Arabi Uniti per una sfilata e lì un incontro le cambia un po’ i programmi futuri: “si presenta un signore, per metà greco e per metà egiziano, che mi invita alla sfilata di moda sempre a Dubai per partecipare al Fashion Factor a metà giugno. Così sono tornata in Italia, ho avuto una video chiamata con il suo gruppo di lavoro e mi sono preparata per tornare di nuovo a Dubai a sfilare”.

Una opportunità unica per lei, che si trasforma in una serie di cambiamenti improvvisi. “Dovevo sfilare il primo giorno con otto abiti, poi tutto è cambiato e sono diventati sei, ultima sulla lista di uscita in passerella e così ho pensato: gli ultimi saranno i primi. Ed infatti è andata proprio così: ho potuto presentare 12 abiti, perché avevo deciso di competere al massimo, e ho vinto, mai lo avrei pensato, ma tanto per non farmi mancare niente mi hanno dato il premio sbagliato durante la premiazione, non quello di Best Designer 2022, ma quello per la sostenibilità, per cui non mi ero presentata. Durante la cerimonia non ho detto nulla, ho ringraziato e fatto le foto, poi se ne sono accorti e mi hanno consegnato quello giusto”.

La soddisfazione è tanta, “per i sacrifici ripagati. E’ stato bello, emozionante, di fronte ai giudici internazionali che hanno apprezzato il mio stile e premiato il made in Italy che all’estero è sempre amato“. Sulle passerelle di Dubai ha portato il suo stile italiano appunto, ispirato alla terra degli Emirati Arabi, all’Egitto, a Dubai, con i loro colori, l’oro e i ricami. La sua scommessa iniziata nel 2011 con la creazione del suo marchio l’ha vinta, rimanendo fedele a ciò che la ispirava e la ispira ancora.

Sulla passerella hanno così sfilato gli abiti di tutte le sue collezioni, dalle primissime a quelle più attuali: le modelle hanno indossato creazioni ispirate agli anni ’80 e agli anni della disco music, quelli dell’alta moda e poi quelli da sera, e il pret a couture più elegante e i tailleur, gli abiti con lo strascico che lei, da sarta, ha cucito a mano. “Ho portato anche il mio lavoro artigianale, fatto in un laboratorio, dove taglio, cucio, disegno, creo e sfilo anche per il brand. Penso che proprio questo abbia colpito i giudici: l’aver portato qualcosa di originale, fatto a mano, e soprattutto in Italia, il nostro stile è molto apprezzato. Penso che questo premio e questo nuovo tassello mi apriranno nuove strade”.