Processo a bari

L’ex governatore Frattura e l’avvocato Di Pardo a processo: accuse false a magistrato e giornalista

Calunnia continuata e reiterata in concorso. Con questa accuse la procura di Bari ha ottenuto il rinvio a giudizio per l’ex presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura e per l’avvocato Salvatore Di Pardo. Il processo si aprirà il prossimo 6 dicembre

La Procura di Bari ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dell’ex presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura e dell’avvocato Salvatore Di Pardo per il reato di calunnia continuata in concorso.

La richiesta firmata dal procuratore aggiunto Francesco Giannella e dal procuratore capo Roberto Rossi ipotizza che i due in concorso tra loro, prima con una denuncia presentata alla fine del 2014 e poi con affermazioni “non vere o reticenti” rese ai carabinieri, alla procura e alla Corte d’Appello di Bari, abbiano accusato il magistrato Fabio Papa e la giornalista (direttrice di Telemolise) Manuela Petescia dei reati di concussione e estorsione “pur sapendoli innocenti”.

E l’innocenza di Papa e Petescia è emersa nel corso dei giudizi giunti a conclusione il 10 marzo 2021 con l’assoluzione (anche in Appello) dei due professionisti.

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Il caso riguarda gli strascichi causati dal processo a carico del magistrato e della giornalista, accusati di un ricatto all’ex-governatore Frattura. Ma al riguardo sono stati poi assolti con formula piena sia in primo grado che in appello. E al processo si costituirono parte civile sia la Presidenza del Consiglio dei ministri che la Regione Molise.

A dare conferma del rinvio a giudizio sono stati i legali delle parti offese.  Il gup è Anna Perrelli e il dibattimento si aprirà davanti alla prima sezione del Tribunale Penale di Bari il prossimo 6 dicembre. Nel corso dell’udienza di oggi il giudica Perrelli ha ammesso la costituzione di parte civile di Fabio Papa e Manuela Petescia , difesi dagli avvocati Massimo Romano e Paolo Lanese. L’avvocato Di Pardo aveva anche avanzato una richiesta di rinvio sostenendo che si era verificato un difetto di notifica, ma la richiesta è stata rigettata dal giudice.

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