Torella del sannio

Lei lo lascia, lui la perseguita e la violenta: allontanato. È un amministratore locale

I carabinieri hanno eseguito la misura disposta dal giudice per le indagini preliminari a carico di un uomo di 51 anni che aveva intrapreso una relazione con una ragazza di venti anni più piccola, che è stata costretta a chiedere l'aiuto delle forze dell'ordine

Vive ad Isernia ma è amministratore di un piccolo centro della provincia pentra l’uomo di 51 anni al quale nelle ultime ore è stato notificato dai carabinieri di Torella del Sannio la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua ex fidanzata e dai suoi congiunti.

Lei di anni ne ha 31 e con l’indagato alla fine del 2020 intraprende una relazione “clandestina” che prosegue fino a quando lei, consapevole che non può più andare avanti in quel modo, decide di troncare.

Scelta che l’uomo non accetta e inizia l’inferno. Le azioni persecutorie diventano asfissianti. Lui è sempre più morboso, tanto che la 31enne è costretta a troncare tutte le amicizie e a mostrargli il telefono in ogni occasione. “La ragazza – scrive in una nota la Procura di Campobasso – non era più padrona delle proprie decisioni”.

L’indagato si fa trovare all’uscita di casa, sul luogo di lavoro e la costringe a vederlo e ad avere rapporti sessuali a volte usando la violenza fisica e in altre minacciando il suicidio se lei lo avesse lasciato.

Anche dopo che la giovane denuncia i fatti ai carabinieri, lui non si ravvede. Continua a perseguitarla e a seguirla sotto casa. Ed è nei pressi dell’abitazione di lei che lo trovano i carabinieri di Bojano dopo l’ennesima richiesta di aiuto da parte della vittima. I militari riescono ad evitare il peggio perché il 51enne perquisito è stato trovato in possesso di una roncola ed un vanghetto che gli sono stati sequestrati ma che – in virtù della sua professione come guardia ecologica – erano regolarmente detenuti.

Tuttavia il quadro indiziario avvalorato da screenshot dei messaggi con cui l’uomo minacciava la donna, dalle testimonianze raccolte e dal racconto della vittima ha permesso alla Procura di contestare all’uomo i reati di atti persecutori, violenza privata e violenza sessuale. “Lo specifico contesto nel quale è maturata questa vicenda – scrive la Procura – dimostra ancora una volta come le aggressioni e le intimidazioni costituiscono un fenomeno in forte espansione nei confronti del quale la magistratura e le forze dell’ordine intraprendono tutte le iniziative possibili al fine di prevenire e contrastare certe condotte”.

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