L'indagine

La ‘cavalcata’ di Omicron 5 che cresce e arriva anche in Molise

La nuova flash survey dell’Istituto superiore di sanità, condotta il 7 giugno su tutto il territorio nazionale, certifica la crescita della variante Omicron 5 che ha raggiunto una percentuale di diffusione del 23,15% (nel precedente monitoraggio era sotto lo 0.5%) mentre rimane prevalente, ma è scesa di molto nel suo valore percentuale, la variante BA.2, presente al 63% circa.

 

A questa indagine ha partecipato, come sempre, anche il laboratorio analisi di biologia molecolare del Cardarelli di Campobasso, diretto dal dottore Massimiliano Scutellà. Complessivamente sono 106 i laboratori coinvolti e 1243 le sequenze ottenute per l’analisi. Per quanto riguarda la nostra regione i numeri sono bassi ma indubbiamente significativi: su 6 sequenze sono state rintracciate 3 infezione da BA.2 e 3 da BA.5. Significa che la variante cosiddetta Omicron 5 di cui tanto si sta parlando è arrivata anche da noi (il dottor Scutellà conferma questa asserzione) dove nell’ultima settimana – peraltro – si è registrato un nuovo aumento di casi di infezione.

flash survey varianti 7 giugno

 

Il report – redatto da Iss, Fondazione Bruno Kessler e Ministero della Salute -dà questi dati complessivi: “BA.1 è ormai al di sotto dell’1% del totale delle varianti Omicron identificate nel nostro Paese.
In questa ultima indagine, BA.2 rappresenta il 62,98% tra le varianti Omicron vs una prevalenza pari al 91,83% registrata nell’indagine precedente.
A fronte di questa diminuzione di BA.2, si osserva un aumento del numero di sequenze attribuibili al sottolignaggio BA.2.12.1 (62 vs 4 dell‘indagine precedente) e, per quanto riguarda BA.4, e in particolare di BA.5, prevalenze pari a 11,41% e 23,15%, rispettivamente. Si ricorda che nell’indagine precedente le prevalenze stimate a livello nazionale per BA.4 e BA.5 erano pari a 0,47% e 0,41%”.

Mettere a confronto le percentuali non sarebbe una operazione corretta da un punto di vista statistico stante il numero molto esiguo in Molise. BA.5 al 50% potrebbe dunque essere una stima non corretta, ma il dato di fatto è che questa variante è arrivata anche nel nostro territorio.

Evidente dunque la cavalcata di Omicron 5 (e poco meno di Omicron 4), per taluni ritenuta responsabile di quella che sembra profilarsi come una nuova ondata pandemica.

Da sottolineare anche, come fa il report, che “attualmente, non c’è evidenza che le infezioni causate da BA.4 e BA.5 siano associate ad una aumentata gravità delle manifestazioni cliniche rispetto a quelle causate da BA.1 e BA.2”.  (rm)

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