Campobasso

I Lupi, Di Tota e in platea un poker d’assi: Maestripieri, Maragliulo, Parpiglia e Pivotto

Il giornalista campobassano ha presentato il suo libro che sta riscuotendo grande successo, nell'ambito del cartellone organizzato per il Corpus Domini. Fra il pubblico di Piazzetta Palombo diversi ospiti d'eccezione

“Ho visto i lupi volare”, nel cuore del centro storico: Piazzetta Palombo. Non poteva scegliere location migliore, l’autore e giornalista del libro sugli anni gloriosi della serie B rossoblù, Giovanni Di Tota, per presentare il racconto di un pezzo di storia che, chi non l’ha vissuto, deve conoscere. A prescindere.

Di tota

Un appuntamento che è stato anche un bilancio per suggellare il successo che il romanzo ha riscosso e che sta riscuotendo. Con Di Tota, che ha sempre nuovi aneddoti da raccontare, c’è la giornalista Sabrina Varriano che lo intervista e lo stuzzica sui momenti più divertenti di quegli anni ma anche carichi di pathos. Giovanni racconta, sorride e si commuove pure.

In platea, per l’occasione, è presente un poker d’assi: Marco Maestripieri, Primo Maragliulo, Carmelo Parpiglia, Silvano Pivotto. Nomi che hanno costruito in campo la storia rossoblù. Che hanno sofferto e gioito, giocato e sperato, pianto ed esultato.

Primo Maragliulo, che rivestiva il ruolo di centrocampista, quest’anno ha lasciato la panchina dell’under 17 del Lecce e per la squadra salentina oggi riveste l’incarico di scouting. Ma del Campobasso ha un ricordo indelebile: “Da quando andai via, ad oggi, non smetto mai di chiedere informazioni sui rossoblù – racconta – risultati e classifica sono  fra le mie prime domande”.

Ricordi fanno da cornice al racconto, sempre appassionato, di Giovanni Di Tota che con la platea scherza e interagisce. Chiede e si confronta.

Commando, amore e nostalgia: il tifo nel libro di Di Tota “Ho visto i lupi volare”

Racconta di Pierpaolo Nagni lasciato a piedi a Latina, ricorda la neve spalata per il match contro il Livorno che rischiava di vincere a tavolino e rammenta ancora il suo viaggio “con Nicola da Roma a Campobasso” per vedere il match contro la Lazio “fatto nel pullman con i laziali”. Ancora, l’annuncio del suo preside al liceo classico, Luigi Biscardi: “Di Tota – fu il severo ammonimento – non devi dirlo a nessuno, mi ha chiamato mio fratello Aldo e il Campobasso è appena stato promosso in serie b”. Neanche a dirlo: Di Tota uscito dalla presidenza, si lasciò trascinare da un’esplosione di gioia che diede vita ad un corteo di giovani tifosi verso il Romagnoli per celebrare il traguardo storico rossoblù.

“Ho sentito di volere raccontare una delle pagine più importanti per Campobasso e per il Molise seguendo le emozioni di quegli anni, quelle intime e private. Ho visto i Lupi volare è l’omaggio al privilegio che come tifosi di quegli anni abbiamo potuto vivere e che auguriamo di vivere ancora adesso e a lungo alle nuove generazioni”, ha detto l’autore.

Pagine che raccontano e che sembrano immagini. Aneddoti che strappano sorrisi ma anche un filo di emozione. Momenti di incontro, dopo oltre 30 anni da quegli eventi, che soltanto il calcio può e sa regalare. E chi ha visto “i lupi volare”.

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