Gli effetti della diaspora

Greco: “Di Maio è un amico, ma resto in M5S. Avanti col limite del doppio mandato”

Alla fine, tre giorni dopo la scissione, anche il capogruppo in Consiglio regionale Andrea Greco rompe il silenzio: "Sarò sempre riconoscente nei confronti di chi ha fatto la storia del Movimento. Ora bisogna operare scelte importanti. Doppio mandato? E' una delle nostre regole identitarie".

Alla fine, tre giorni dopo la scissione, anche il capogruppo in Consiglio regionale Andrea Greco rompe il silenzio: “Resto nel Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio è un amico ma non posso condividere la sua decisione”. Il consigliere regionale, candidato da M5S alla Presidenza della Regione Molise nel 2018, ufficializza la sua scelta di campo dopo giorni tribolati: rimane nel partito guidato da Giuseppe Conte perchè, dice, “ho fatto dei motivi che mi portarono ad abbracciare il MoVimento 5 Stelle una vera ragione di vita. Tra questi, certamente, c’era la fine del leaderismo: l’uomo solo al comando, capace di salvare la nazione. Ero invece convinto che il cittadino dovesse farsi Stato e, con esempi e azioni concrete, dovesse cercare di migliorare la propria comunità. Questo valore è andato troppo spesso smarrito. La comunità del Movimento rischia di perdere definitivamente la rotta dietro la banale contrapposizione tra tifosi di una squadra o dell’altra, tra ‘dimaiani’ e ‘contiani'”.

“Porto tatuati nell’anima i valori del Movimento 5 Stelle. E credo di onorarli ogni giorno del mio mandato”, puntualizza Greco. “Lo faccio ogni qual volta mi occupo di sanità pubblica, denuncio irregolarità ai magistrati, ricevo l’ennesima querela da gruppi di potere per aver difeso gli interessi collettivi. Alcune di queste azioni, mi hanno visto completamente isolato. Ed oggi constatare che questo duro lavoro lascia il posto alla logica delle correnti mi delude”.

“Non darò alcuna soddisfazione a chi era già pronto a danzare sul nostro “cadavere” politico”, dice riferendosi agli avversari politici.

Al tempo stesso Greco non condivide la scelta di Luigi Di Maio: “Sarò sempre riconoscente nei confronti di chi, come Luigi Di Maio, ha fatto la storia del nostro MoVimento. Per questo, l’odio che leggo verso di lui da una parte, o verso Alessandro Di Battista dall’altra, mi rammarica. È anche grazie a questi ragazzi se tanti cittadini sono entrati nelle istituzioni, portando con loro i sogni e le aspettative di milioni di persone. Io rispondo a quelle stesse speranze, nella mia terra. E non intendo certo tradirle.
Detto ciò, nella vita ciascuno ha il diritto di fare le sue valutazioni, assumendone appieno le responsabilità”.

Il Movimento 5 Stelle deve quindi girare pagina e operare scelte importanti, innanzitutto sul doppio mandato: “Mi auguro che M5S tenga ben presenti i suoi valori fondanti. Tra questi, senza ombra di dubbio, c’è il limite dei due mandati. Non una questione tecnica, ma un principio chiaro: siamo cittadini prestati alle istituzioni. Facciamo politica a tempo determinato, al servizio delle nostre comunità, per contribuire a migliorarle. Non dobbiamo mai perdere di vista un fatto: fuori dai palazzi si stanno consumando veri drammi sociali, c’è gente che chiede soluzioni concrete ai veri problemi. E, sinceramente, sono poco interessati alle vicende interne a partiti e movimenti.
Queste sono le nostre regole identitarie e senza identità, senza storia, non può esserci un futuro”.

Più informazioni
commenta