Campobasso

Gli itinerari del centro storico raccolti in un opuscolo: l’idea di Paolo Morettini

Il presidente dell'omonima associazione ha presentato l'ultima iniziativa che punta a far conoscere il borgo antico e le sue attività commerciali

Consentirà ai visitatori di orientarsi meglio e di scoprire il grande patrimonio storico-artistico di Campobasso, oltre che le attività commerciali della zona più vecchia della città. Porta la firma di Paolo Morettini, presidente dell’associazione ‘Centro Storico’, l’ultima iniziativa che punta alla valorizzazione del borgo antico del capoluogo: un opuscolo informativo-turistico, presentato questo pomeriggio nella sede di via Chiarizia. La brochure ha l’obiettivo di fornire al residente e al turista un itinerario del borgo antico della città con tappe fondamentali e curiosità presenti lungo il percorso. All’interno della brochure è presente anche una piccola storia di Campobasso.

“L’intenzione – afferma il presidente Paolo Morettini – è stata quella di creare un binomio fra cultura e commercio, dal momento che molte attività oltre a trovarsi a ridosso del borgo e lungo l’itinerario, hanno creduto, contribuito e sostenuto l’iniziativa”. Nell’opuscolo, infatti, ci sono riferimenti alle attività commerciali coinvolte. Come ogni località oggetto di visita, dunque, anche il centro storico di Campobasso può così contare su materiale informativo per l’utente che intende muoversi in maniera orientata e consapevole, conoscendo a fondo il luogo da scoprire.

Al tempo stesso l’associazione Centro Storico continua a promuovere a organizzare visite guidate all’interno del borgo. “Grazie a iniziative come questa – aggiunge Morettini – siamo riusciti a riportare le persone nel centro storico, dando il giusto valore alla differenza fra vecchio e antico”. E i riflettori sono giunti anche da molto lontano. Campobasso, infatti, è finita all’attenzione di giornali e riviste, sia nazionali che internazionali, come il New York Times e Itinerari. Non va dimenticato, peraltro, che il centro storico del capoluogo molisano è un luogo ancora tutto da scoprire e, per certi versi, un cantiere sempre aperto. Le ultime scoperte fatte dall’associazione, come la “mezza canna” di via Cannavina e la scritta canadese “Scarth Street” in piazza Pepe sono l’esempio di un lavoro in continua evoluzione.

La prossima sfida consiste nella riapertura e valorizzare della chiesa sconsacrata di San Mercurio (considerata probabilmente la prima chiesa dell’antico borgo), in merito alla quale l’associazione ha promosso una petizione popolare che ha prodotto finora oltre 400 firme. A breve, fa sapere Morettini, saranno organizzati un concerto musicale e una discussione pubblica davanti la chiesa.

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