Afa e zero pioggia

In arrivo nuova ondata di calore “fuori da ogni regola”, temperature verso i 40° e libeccio

Ancora l'Anticiclone africano sull'Italia: la siccità che ha reso il Po in secca rischia di fare danni anche nella nostra regione. Il meteorologo Gianfranco Spensieri: "Si mette male"

Nuova ondata di calore in arrivo e probabilmente anche nuovo periodo di siccità per la nostra regione. Sono confermate le previsioni dei giorni scorsi secondo cui l’Anticiclone africano porterà su tutta la Penisola italiana la terza ondata di calore dopo quelle di fine maggio e di inizio giugno, la prima dell’estate vera e propria che entrerà come da calendario nelle prossime ore ma che a livello meteorologico è già ampiamente iniziata da tempo.

“Sembra una trama di un brutto film, invece siamo prossimi ad una nuova, ennesima, incredibile e fuori da ogni regola, ondata di calore di questa estate che, dal punto di vista meteorologico, è cominciata da due decadi” scrive oggi il meteorologo Gianfranco Spensieri riportando alcuni dati allarmanti che riguardano l’intera Europa.

In Italia in particolare è la situazione della secca del fiume Po a preoccupare, con la possibilità ormai sempre più alta in alcune regioni del Nord si arrivi presto al razionamento dell’acqua.

“Lato precipitazioni siamo messi male e lo saremo ancora per molto: il livello del Po è in media 3 metri più basso rispetto al livello stagionale e si sta valutando di razionare l’acqua in più di 100 comuni tra Piemonte e Lombardia con tutte le conseguenze sul comparto agricolo” continua Spensieri.

Dalle nostre parti al momento da meglio, ma l’estate è per l’appunto solo all’inizio. “In Adriatico, in questi giorni è andata di lusso complice una costante ventilazione settentrionale. Le cose, però, stanno già cambiando e ci attende una settimana di caldo anche particolarmente intenso da mercoledì, assenza di piogge e valori massimi e minimi estremamente sopra la media.

Alcune aree della nostra regione dal 1 gennaio sono a 280 mm rispetto ad una media a fine giugno tra i 500 ed i 700. Il caldo estremo, soprattutto i venti da sud-ovest (libeccio) che potrebbero innescarsi da mercoledì intensificheranno anche l’evapotraspirazione. Si mette male”.

Il clou è atteso quindi fra mercoledì 22 e giovedì 23 giugno e le e temperature dovrebbero sfiorare i 40 gradi, specie nelle aree interne del Basso Molise. Al momento nella nostra regione il rischio di razionamento idrico appare scongiurato ma è chiaro che se l’estate dovesse continuare ad essere così calda potrebbero esserci nuovi problemi con l’acqua, come già accaduto negli anni passati.

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