Vita in Versi

Vita in versi

Decima terzina

1) Chissà se luna e mare fan il giambo!

Peccato per la guerra che m’è tragedia

e pur senza colpa fa, con la morte, ambo.

4) Giusto così, principia la commedia

valutando le strade più diverse,

che poesia, a tristezza, remedia

7) e in questi versi, qual turpi traverse,

descrive quanto sia buia l’attesa.

Sgobbando, d’emozioni ne ho perse,

10) perciò adesso me ne sto in difesa

aspettando che un fatto qui succeda,

che l’eroe arrivi! Ora, a sorpresa

13) voglio che ‘l fato a qualcosa provveda.

Ci siamo, dal campanile un rintocco

e di me, che n’ascolto altri, si fa sceda;

16) rischiando la figura de l’allocco,

faccio attenzione, nel mutar registro

scelgo ancora di non esser barocco,

19) con tre parole ci provo sul sistro,

son idee su carta ‘ssai speciale.

Magari arrivasse qualche ministro,

22) in Comune, e po’ ne la Cattedrale,

una persona degna ed attendibile,

ch’è messa ‘l bando la gente normale.

25) Che fortuna, si fosse sensibile

e si distinguesse, pure, nello stile,

se fosse dalle tasse detraibile!

28) L’incontro ne la Curia vescovile,

quello m’attende, che non porta fretta,

deciso nel parlarmi è Barile;

130622 Parafrasi= finalmente, al trentesimo verso fa la comparsa il primo termolese; tra gli endecasillabi principia a muoversi l’assessore Michele Barile, certo per competenza ché è lui l’Assessore alla Cultura e vorrà rendersi conto di ciò che accade in città!

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