Larino

Contro gli sprechi dell’acqua potabile per giardini e orti arrivano i riduttori di pressione

A Larino le chiusure notturne imposte da un guasto alla pompa di sllevamento ma anche dal prosciugamento dei serbatoi causa uso improprio della risorsa idrica. L'Amministrazione predispone i riduttori di pressioni: da 3 litri al secondo a mezzo litro. "Dobbiamo gestre in modo consono una delle risorse più preziose che abbiamo" dice il sindaco Puchetti

Acqua potabile usata in grande quantità per “usi impropri”, come innaffiare nelle ore notturne orti e gardini. A Larino, uno dei comuni con i territori più estesi del Molise, succede con una tale frequenza che molti tra gli 11 serbatoi gestiti dall’Amministrazione comunale, quelli che si trovano in contrade residenziali e rurali (come Campitelli o contrada Monti), vengono letteralmente prosciugati ogni notte.

“I controlli non bastano, il territorio è talmente vasto che non si può chiedere ai vigili urbani di passare il tempo a verificare allacci abusivi e sprechi idrici, non potrebbero fare altro e comunque il fenomeno si registra soprattutto la sera e la notte” dicono dal Municipio frentano. Da qui l’idea, arrivata nella fase progettuale: installare riduttori di flusso idrico per portare l’erogazione dell’acqua potabile e per uso domestico dagli attuali 3 litri al secondo a mezzo litro al secondo.

Il sindaco Pino Puchetti spiega che le chiusure notturne che stanno andando avanti da un paio di settimane, contro le quali si è mobilitata anche l’associazione ViviLarino accusando l’amministrazione di informare male e tardivamente la popolazione, sono la conseguenza in parte di un guasto alla pompa di sollevamento di Molise Acque “per la quale è in corso la riparazione, che a giorni sarà conclusa”, e in parte della cattiva prassi di utilizzo improprio dell’acqua potabile che viene prelevata in quantità massicce per innaffiare orti e giardini, laddove questo è già vietato e ci sono già, in diversi comuni molisani, appositi divieti. (Leggi l’articolo)

“Abbiamo un utilizzo improprio di alcuni serbatoi in zone periferiche che con l’arrivo del gran caldo, che quest’anno si è presentato un mese prima del solito, diventa un fenomeno preoccupante” spiega il primo cittadino di Larino, ricordando che lo scorso anno sono state elevate diverse sanzioni in riferimento a questo fenomeno non consentito. Il Comune di Larino ha progettato di introdurre misuratori di erogazione dell’acqua per ridurre la portata dei litri al secondo. “Non significa che i cittadini non potranno fare la doccia, lavare i piatti o mettere in funzione la lavatrice – chiarisce il sindaco – ma soltanto che con una riduzione del genere non potranno usare l’acqua per fare altro, tipo riempire piscine e curare i prati all’inglese o cose del genere. Quel tipo di gestione dell’acqua non rientra tra gli usi dell’acqua potabile, per uso igienico e domestico”.

La ditta fontaniera sta ultimando il progetto per l’applicazione dei riduttori di misurazione ai serbatoi, mentre la Polizia Municipale sta predisponendo appositi controlli giornalieri per verificare che l’acqua sia utilizzata in maniera opportuna e consona. I controlli riguarderanno anche diversi ville e abitazioni in zone panoramiche “che hanno giardini stile Wimbledon – osserva il primo cittadino – spesso senza disporre nemmeno di un contatore dell’acqua. Mi chiedo come sia possibile. È evidente che l’approccio all’uso di un bene così prezioso come l’acqua deve cambiare”.

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Le chiusure notturne a Larino, che stanno andando avanti da circa 15 giorni, sono però in parte anche la conseguenza di un guasto alla pompa di Molise Acque. Dalla struttura tecnica precisano che “invece di 40,43 litri al secondo ne arrivano 30”.

“Il guasto è in fase di risoluzione e intanto posso dire con soddisfazione che è stata accettata la nostra proposta per accelerare l’ultima fase di collaudo del Molisano Centrale e permettere di avere accesso alla rete che porta acqua di sorgente agli ultimi stabili che non vengono raggiunti dall’impianto”. Molise Acque, dice ancora il sindaco, ha accolto la proposta di fare il collegamento tra il serbatoio dell’ente e quello del Comune, entrambi in contrada Monterone a meno di cento metri di distanza. Questo eviterà di utilizzare uno sproposito, in termini di bolletta elettrica, per far funzionare le pompe di sollevamento lungo l’attuale percorso di 4 chilometri arrivando a ben 480 metri sul livello del mare, cioè nel punto più alto di Larino.

“Entro qualche settimana – conclude Puchetti – sarà fatta anche questa, con buona pace di chi non perde occasioni per attaccarci senza sapere le cose e senza conoscere i problemi tecnici alla base della questione acqua. Ricordo che il nostro Comune è servito già dal Molisano Centrale che, devo dirlo, dal 2019 ci fornisce acqua di sorgente. Negli ultimi tre anni non è mai capitato di dover attivare il potabilizzatore della diga del Liscione e l’acqua non è mai stata mischiata. L’unica eccezione riguarda pochi palazzi, per i quali è in corso la soluzione con l’allaccio tra i serbatoi”.

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